Riceviamo e pubblichiamo
L’amministrazione comunale di Carpineti si schiera a fianco della comunità internazionale a sostegno della
liberazione di Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna arrestato dalle autorità di polizia egiziane nel ferraio di un anno fa e rinchiuso in carcere in attesa del processo.
A carico dello studente dell’ateneo felsineo le autorità giudiziarie egiziane hanno formulato accuse non certo di lieve entità e tutte da dimostrare in sede processuale. Tuttavia la detenzione e, pare, le torture subite dal ragazzo delle quali hanno dato conto gli organi di informazione, appaiono gravissime e richiedono, proprio in queste ore, una iniziativa diplomatica di notevole fermezza essendosi appena svolta una nuova udienza sulla custodia cautelare in carcere dello studente. L’esito della seduta odierna è previsto per la giornata di mercoledì prossimo, in attesa della quale l’opinione pubblica si sta mobilitando affinché la giustizia egiziana ordini l’immediata scarcerazione del ragazzo.
In tal senso si sono espressi, tra gli altri, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. L’11 gennaio scorso il Consiglio comunale di Bologna ha conferito all’unanimità a Patrick Zaki la Cittadinanza onoraria di Bologna.
L’amministrazione comunale di Carpineti ha dato mandato al sindaco, Tiziano Borghi, di rappresentare nelle sedi del Governo italiano il senso della presente presa di posizione.