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“La vita non è tempo che passa, ma tempo d’incontro”: il richiamo alle parole di Papa Francesco nel bollettino di Felina di questa seconda domenica di Quaresima

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Riceviamo e pubblichiamo

28.02.2021 domenica II del Tempo di quaresima – anno B

 

Introduzione alle letture
Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18: L’episodio ci fa conoscere Abramo
quale strumento di Dio in vista della salvezza universale.

Salmo Responsoriale Sal 115,10; 15; 16-17; 18-19:
Camminerò alla presenza del signore nella terra dei viventi.

Rm 8,31b-34: Paolo ci fa gustare la bontà della fedeltà di Dio
rivelata e realizzata per mezzo di Cristo.

Mc 9,2-10: L’evangelista ci narra di un’anticipazione che Cristo
dà della sua gloria, verso la quale si sta incamminando mediante
la passione.


 

Calendario settimanale

Domenica 28 Febbraio domenica II del Tempo di quaresima
Quaresima missionaria: In questa seconda domenica desideriamo ricordare e pregare per la missione diocesana in India dove è presente Paolo Santini, Fratello della Carità (diocesi Mumbai)

Gesto di prossimità: “L’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro”. (FT.66)
Dona un pasto caldo alla Mensa Caritas. Come gruppo di catechisti, come coro della parrocchia, come famiglia... comunque INSIEME, decidiamo di dare il nostro contributo per coprire uno/due/ tre pasti caldi alla mensa della Caritas (www.caritasreggiana.it).

 

Venerdì 5 Marzo
ore 15,30 In chiesa parrocchiale Felina Via Crucis

 

Domenica 7 Marzo domenica III del Tempo di quaresima
Giornata Missionaria Diocesana

Quaresima missionaria: In questa III domenica desideriamo ricordare e pregare per la missione diocesana in Madagascar dove sono tuttora presenti don Luca Fornaciari e don Simone Franceschini entrambi della CSFC (dioc. Farafangana), suor Giacinta Gobetti, Carmelitana Minore (dioc. Antananarivo) e i laici Giorgio Predieri (dioc. Fianaratsoa) Enrica Salsi e Luciano Lanzoni (dioc. Farafangana).

Gesto di prossimità: “Spezzare il pane, non dando le briciole, ma condividendo concretamente qualcosa che togliamo dalla nostra tavola”
“Questa volta pago io”. Come famiglia rinunciamo a qualcosa della nostra mensa/tavola e... facciamo la spesa per qualche famiglia, persona che si trova in difficoltà. Se non conosci nessuna situazione o preferisci “custodire nell’anonimato il tuo dono” puoi affidare la spesa fatta al diacono o al tuo parroco: saranno “le tue mani e i tuoi piedi” per arrivare a chi ne ha bisogno.

 

La Caritas necessita di: olio, biscotti, farina, zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.


 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco

Capitolo III. Ecologia della vita quotidiana
147. Per poter parlare di autentico sviluppo, occorrerà verificare che si produca un miglioramento integrale nella qualità della vita umana, e questo implica analizzare lo spazio in cui si svolge l’esistenza delle persone. Gli ambienti in cui viviamo influiscono sul nostro modo di vedere la vita, di sentire e di agire. Al tempo stesso, nella nostra stanza, nella nostra casa, nel nostro luogo di lavoro e nel nostro quartiere facciamo uso dell’ambiente per esprimere la nostra identità. Ci sforziamo di adattarci all’ambiente, e quando esso è disordinato, caotico o saturo di inquinamento visivo e acustico, l’eccesso di stimoli mette alla prova i nostri tentativi di sviluppare un’identità integrata e felice. 148. È ammirevole la creatività e la generosità di persone e gruppi che sono capaci di ribaltare i limiti dell’ambiente, modificando gli effetti avversi dei condizionamenti, e imparando ad orientare la loro esistenza in mezzo al disordine e alla precarietà. Per esempio, in alcuni luoghi, dove le facciate degli edifici sono molto deteriorate, vi sono persone che curano con molta dignità l’interno delle loro abitazioni, o si sentono a loro agio per la cordialità e l’amicizia della gente. La vita sociale positiva e benefica degli abitanti infonde luce in un ambiente a prima vista invivibile. A volte è encomiabile l’ecologia umana che riescono a sviluppare i poveri in mezzo a tante limitazioni. La sensazione di soffocamento prodotta dalle agglomerazioni residenziali e dagli spazi ad alta densità abitativa, viene contrastata se si sviluppano relazioni umane di vicinanza e calore, se si creano comunità, se i limiti ambientali sono compensati nell’interiorità di ciascuna persona, che si sente inserita in una rete di comunione e di appartenenza. In tal modo, quasiasi luogo smette di essere un inferno e diventa il contesto di una vita degna.

 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica
Domenica III del Tempo di Quaresima (Anno B)
7 Marzo 2021
Vangelo secondo Giovanni (Gv. 2,13-25)
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

 

S.Messe della settimana

 

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