Il divieto di spostarsi tra Regioni in scadenza per giovedì 25 febbraio verrò prolungato di un mese. Si andrebbe quindi al 27 di marzo, con il rischio di vederlo prorogato ulteriormente al 9 aprile appena dopo Pasqua.
Il Consiglio dei ministri si riunirà proprio questa mattina per parlare della proroga del divieto di mobilità tra regioni. Il decreto dovrebbe tuttavia prorogare anche la possibilità per i cittadini di comuni sotto i 5mila abitanti in zona rossa o arancione di spostarsi in un raggio di 30 chilometri (anche in un’altra regione), quella di spostarsi presso seconde case e quella di potersi recare verso un’altra abitazione privata in massimo due persone, più due figli minori di 14 anni.
"Purtroppo con le varianti in circolazione continuare con le restrizioni è indispensabile", ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza. Ancora nessun cenno però alla possibilità di rendere tutta l'Italia una grande zona arancione per qualche mese, sulla quale decisione le Regioni stesse si trovano in disaccordo.
"Una cosa è certa - affermano le Regioni - è necessario rivedere la tempistica per l’adozione dei provvedimenti di classificazione delle zone e delle relative ordinanze. Occorre che siano conosciute con congruo anticipo dai cittadini e dalle imprese. È indispensabile poi procedere a una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone che preveda una semplificazione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario".
Il Consiglio dei ministri di oggi, oltre ad approvare il decreto legge, inizierà poi a parlare del Dpcm in scadenza il 5 marzo. Alcune richieste sono state avanzate dagli enti locali, come Anci e Upi: la conferma del sistema dei parametri in vigore, la riapertura dei ristoranti la sera, un piano vaccinale di massa e il finanziamento dei nuovi ristori.