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“Con la missione…tutti fratelli”: questo è lo slogan della quaresima missionaria che si evince dal bollettino dell’Unità pastorale di Carpineti

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 21 al 28 febbraio 2021.

 

DOMENICA 

21 febbraio

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Frassinetti Romolo)

ore 18.00 (def. Dallari Luigi)    Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00 

LUNEDI’

22 febbraio

Festa della Cattedra di S. Pietro

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

23 febbraio

S. Messa: ore 18.00 (def. Rossi Adelmo e familiari)
MERCOLEDI’

24 febbraio

S. Messa: ore 10.30 (def. Cornioli Amos e Gisvaldina)
GIOVEDI’

25 febbraio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
VENERDI’

26 febbraio

Siamo all’inizio del cammino quaresimale, tempo di lotta contro il male e di conversione.

Ma nulla potremmo se prima Gesù Cristo non avesse già vinto “per noi”.

S. Messa: ore 15.00 (def. Cilloni Archimede) Via Crucis

SABATO

27 febbraio

S. Messe: Festive ore 15.00 (per i ragazzi del catechismo)

ore 18.00 a S. Donnino

DOMENICA

28 febbraio

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Guidetti Elia) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione)    Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00 

 

 

Meditazione domenicale. Un Vangelo universale. Il tema ricorrente delle letture di questa domenica è quello dell’alleanza tra Dio e il suo popolo. Il testo genesiaco infatti, nella prima lettura, ricorda la prima storia della salvezza, avvenuta con Noè. Questo patto presenta una caratteristica che poi sarà distintiva soltanto del Messia Gesù. Noè infatti non è un membro del popolo di Israele, ma rappresentante di quell’umanità giusta, disponibile a vivere una relazione stabile con Dio. Sebbene in seguito la storia religiosa di Israele si sia evoluta in forma particolaristica, l’annuncio del Regno, secondo il passo marciano (Vangelo), ristabilisce una dimensione universalistica all’alleanza con Dio. Nella seconda lettura, tratta dalla prima lettera di Pietro, la missione universale di Gesù ha propriamente una proiezione escatologica, con valore retroattivo, per una salvezza che raggiunge addirittura coloro che già si trovano nell’aldilà, ma che ai tempi di Noè non hanno avuto fede, rappresentanti di quella parte di umanità perduta che ancora attende con fiducia la redenzione.

Quaresima missionaria. Lo slogan scelto per quest’anno dalla nostra diocesi è: “Con la missione…tutti fratelli”, che fa riferimento alla recente enciclica di Papa Francesco uscita nell’ottobre 2020. Con essa vogliamo sentirci in comunione di preghiera con le nostre missioni diocesane e siamo anche chiamati ad esprimere nei loro confronti la nostra solidarietà concreta con le offerte della colletta che noi come tradizione raccogliamo alla fine della quaresima, la domenica della palme, il 28 marzo. In questo modo desideriamo manifestare la nostra vicinanza verso tutti gli uomini e le donne di Dio che hanno scelto di vivere in luoghi così lontani; oggi possiamo allargare il nostro cuore rendendolo capace di vera fraternità. Siamo consapevoli che il 2020 ha per tutti cambiato le nostre abitudini, il nostro modo di stare insieme, ha messo a dura prova le persone più fragili del pianeta… ma siamo certi che non ha cambiato la voglia di costruire insieme un mondo migliore! Nelle cinque domeniche di quaresima ci è chiesto di pregare per una specifica terra di missione, dove è impegnata la nostra diocesi. In questa prima domenica desideriamo ricordare e pregare per la missione diocesana in Albania, dove sono tuttora presenti Suor Rita Ferrari e Suor Maria Angelica Borraccino, suore della carità e dove è stato anche per tanti anni il nostro carissimo Don Stefano Torelli. Dalla sua testimonianza: “Mi ricordo in Albania i testimoni della fede: i martiri e le loro famiglie che hanno riposto, pagando di persona, la fedeltà e la fede in Gesù, con durissime conseguenze per loro e per i loro familiari. Mi ricordo i giovani che hanno cercato di vivere non cadendo dentro al sistema della corruzione o della vendetta, ma avviando strade nuove, spesso anche nell’esperienza di volontariato in aiuto ai missionari. Insegnanti che hanno avuto il coraggio di fare il proprio lavoro con fantasia e molta cura. Giovani italiani che abitavano in missione per un anno o più e che hanno dato testimonianza di servizio gratuito e premuroso alla chiesa e alla gente. Grazie Signore perché nella quaresima ci rimetti davanti alla necessità di fermarci come Gesù, condotti dallo Spirito, per continuare a discernere il bene che ci chiama al servizio e che diventa annuncio di amore grande, che resiste ad ogni prova, virus o incertezza lavorativa e relazionale”.

Ricordiamo i nostri morti. Rivi Rosa in Montecchi di anni 89 deceduta a Castelnuovo Monti il 17 Febbraio. Nata nel comune di Villa Minozzo, è approdata nella parrocchia di S.Pietro, dove lo zio Don Ferdinando era parroco. Lì ha vissuto la sua infanzia e giovinezza e a quei luoghi è sempre rimasta legata. Si è messa al servizio dello zio sacerdote, della nonna e degli altri zii che si occupavano del podere della parrocchia. Ha poi conosciuto Carlo, col quale si è sposata. Insieme hanno generato un figlio, Mario Mauro, al quale hanno trasmesso i valori umani, sociali e cristiani che, a loro volta, avevano ereditato dai loro genitori. Venuti ad abitare a Carpineti, Rosa ha poi continuato a fare la spola dalla canonica di S.Pietro a casa sua. Dopo la morte dello zio parroco e dello zio Giovanni è venuto ad abitare sotto di lei a Carpineti lo zio Vittorio con il fratello Dino. Amava la conversazione e la cura della sua persona. Cortese e gentile, sempre pronta al saluto. Una fede profonda ha sempre guidato le scelte della sua vita. La santificazione della festa e la preghiera scandivano le sue settimane. Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati anche dalla malattia e il suo rammarico era non poter partecipare alla messa e mantenere le relazioni. Per questo era grata a tutti coloro che le facevano visita o che gli facevano una telefonata. Accoglieva sempre volentieri la visita del sacerdote e della suora e riceveva con fede l’Eucarestia. Orgogliosa del figlio Mauro, contenta che anche dopo il matrimonio con Ilaria, sia rimasto ad abitare vicino a loro, ha potuto sperimentare l’attenzione, la vicinanza e l’aiuto costante del figlio e del marito. Si è spenta all’inizio del cammino quaresimale, munita dei conforti religiosi, per lei ora si è aperta la pasqua eterna. Nel retro della sua immagine è riportata questa frase di fede: “Io sono la Resurrezione e la Vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”. Questa è stata la fede di Rosa. Sepolta nella terra del cimitero di S.Pietro, accanto ai suoi cari, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

Offerte ricevute: In memoria di Rivi Rosa, le famiglie di Picciati Paola e Violi Lorena, per la parrocchia. A tutti grazie!

Siamo all’inizio del cammino quaresimale, tempo di lotta contro il male e di conversione.

Ma nulla potremmo se prima Gesù Cristo non avesse già vinto “per noi”.