La Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano a cinque anni dal riconoscimento Unesco fa il bilancio della sua azione e si propone di raddoppiare. Lo farà con un’assemblea nella quale interverranno tra gli altri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il presidente del Comitato interministeriale e Unesco uomo e biosfera, il professor Pier Luigi Petrillo, unico rappresentante italiano nel Comitato internazionale dell’Unesco, comitato con il compito di valutare per il periodo 2019-2023 le proposte di riconoscimento Unesco provenienti da tutto il mondo.
L’assemblea consultiva permanente, per la prima volta, si terrà sul web il 19 febbraio prossimo nel rispetto delle norme anti assembramento. Lo scorso anno, infatti, non bastarono i posti a sedere dell’Aula Magna dell’Università di Parma. Prima ancora le assemblee si tennero a Reggio Emilia, nel 2016, a Parma nel 2017, a Fivizzano nel 2018. Fu proprio nell’ultima edizione nella città ducale che tenne la sua lectio magistralis il neo ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, titolare di cattedra Unesco presso l’Università di Ferrara. “Le aree rurali e tra queste le Riserve di Biosfera hanno un ruolo centrale nelle relazioni con le aree urbane” fu il cuore del suo intervento.
“Soprattutto con riferimento al capitale umano dell’Appennino è ancora questo il tema dell’Assemblea 2021 - afferma Fausto Giovanelli coordinatore della prima Riserva di biosfera prevista dal programma Mab dell’Unesco tra Toscana ed Emila -. Siamo alla vigilia di un ampliamento che tocca i territori di città sulla Via Emilia, e sul versante toscano si allarga in Garfagnana e in Lunigiana raggiunge il mare, comprendendo anche Luni, in Liguria. Al dato geografico corrisponde una grande aggregazione di forze e risorse umane: scuole, giovani, tessuto d’impresa, amministratori locali. Tutti chiamati a collaborare nella prospettiva obbligata e urgente dello sviluppo sostenibile, che ormai è compresa e sentita dalla gente”.
“All’assemblea – conclude Giovanelli - presenteremo il lavoro fatto, i tanti cantieri in corso, la grande mappa delle sinergie attivate nel nome di Mab Appennino, guarderemo con apprensione e speranza alla decisione di giugno di Parigi sull’ampliamento.”
L’appuntamento di venerdì prossimo è stato preceduto da incontri territoriali in Lunigiana, in Garfagnana, nel Modenese, nel Parmense e nel Reggiano. Seguiranno ulteriori meeting rivolti soprattutto alle imprese e alle associazioni alle scuole e ai cittadini.
Il 19 febbraio, oltre alla presentazione del bilancio di lavoro, del programma di ampliamento, sono previsti diversi altri interventi. Per la Regione Emilia Romagna interverrà l’Assessora a Parchi territorio e urbanistica Barbara Lori e a nome del centro Cnr del Cimone è prevista una lezione magistrale del professor Paolo Bonasoni sui cambiamenti climatici nell’area del Mediterraneo.
Per partecipare all’assemblea in modalità webinar ci si può iscrivere direttamente dai siti www.mabappennino.it o http://www.parcoappennino.it/
Oppure direttamente dal link dedicato.
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CHI E’ LUIGI PETRILLO
Pier Luigi Petrillo è professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza dove insegna anche Diritto comparato del patrimonio culturale. E’ stato vincitore, per meriti, di premi e borse di ricerca della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, dell’Accademia dei Lincei, della British Academy, della Royal Academy, del CNR. Ha trascorso diversi periodi di ricerca e di docenza in Università straniere. E’ autore di oltre 120 pubblicazioni scientifiche tradotte in diverse lingue e di 6 monografie tra cui Iran (Il Mulino 2009), Democrazie sotto pressione (Giuffrè 2011), Le istituzioni delle Libertà (Cedam 2012), Controllare è governare. Le suggestioni costituzionali britanniche sulle forme di opposizione in Italia (Giappichelli 2013). Dal 2002 al 2006, sotto la Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi, ha lavorato presso l’Ufficio della Segreteria Generale della Presidenza della Repubblica occupandosi di ambiente, paesaggio, riforme istituzionali, Unione Europea. Dal 2006 a tutt’oggi ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali sino alla presidenza del Comitato interministeriale e Unesco uomo e biosfera. E’ stato eletto (unico rappresentante italiano) nel Comitato internazionale dell’Unesco per il periodo 2019-2023 con il compito di valutare per il periodo 2019-2023 le proposte di riconoscimento Unesco provenienti da tutto il mondo.
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QUALE SARA’ L’AREA DELLA RISERVA DI BIOSFERA DELL’APPENNINO TOSCO EMILIANO DOPO L’ALLARGAMENTO
Ecco gli 80 comuni coinvolti nella Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano (compresi i 34 già aderenti e quelli che hanno deliberato l’adesione).
Per la provincia di Lucca: Barga, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fosciandora, Minucciano, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano Giuncugnano, Villa Collemandina
Per la provincia di Massa Carrara: Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri
Per la provincia di Spezia: Luni
Per la provincia di Modena: Castelvetro, Fanano, Fiorano, Fiumalbo, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Maranello, Marano sul Panaro, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pievepelago, Polinago, Prignano sulla Secchia, Riolunato, Sassuolo, Serramazzoni, Sestola, Zocca
Per la provincia di Parma: Berceto, Calestano, Collecchio, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Medesano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Parma, Sala Baganza, Terenzo, Tizzano Val Parma
Per la provincia di Reggio Emilia: Albinea, Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castellarano, Castelnovo ne' Monti, Quattro Castella, Reggio nell'Emilia, Toano, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano, Villa Minozzo