Home Cronaca Il neoministro all’istruzione Bianchi: “La vostra è un’area di qualità”

Il neoministro all’istruzione Bianchi: “La vostra è un’area di qualità”

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E’ l’ex rettore dell’Università di Ferrara, laureato in Scienze politiche con lode all’Università di Bologna, titolare della Cattedra Unesco per i temi Educazione, Crescita e Uguaglianza presso l’Università di Ferrara, già assessore alla scuola per la Regione Emilia Romagna, il neoministro all’Istruzione scelto da Mario Draghi.

Una persona amica dell’Appennino che, esattamente un anno fa, Redacon intervistò a margine del suo intervento all’assemblea della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano, tenutasi a Parma il 19 febbraio 2020.

Nell’intervista spese parole estremamente positive per l’Appennino. La riproponiamo.

“Le Riserve di Biosfera indicano luoghi fisici la cui importanza naturale è tale da determinare la vita e la qualità delle vita di tutti gli altri. L’Appennino tosco emiliano, attorno al Parco, è stata individuata come area Unesco, particolarmente importante per la qualità della montagna, del suo paesaggio e per l’equilibrio del resto del Paese”.

“L’Unesco – aggiunse Bianchi – mette a disposizione una rete mondiale, dato che ci sono altri Paesi nel mondo che stanno vivendo le stesse esperienze. Questa realtà, oltre ad essere riconosciuta, è chiamata a interagire con tutti gli altri in misura maggiore. Essere riconosciuti Mab significa Man and biosphere, uomini e natura: qui si devono sviluppare molti progetti e molti sono immessi nella rete mondiale. Il vostro territorio, che spesso si sente marginale, è riconosciuto dalla rete come importante. Essere Riserva di Biosfera è una grandissima opportunità da cogliere maggiormente”.

Ancora: “La cosa fondamentale è andare oltre e vedere altre montagne, altre pianura. Occorre che la Riserva di Biosfera impregni della propria esperienza e dei proprio studi anche il resto – evidente il riferimento all’imminente allargamento ndr -. Tra Emilia e Toscana l’area interna dell’Appennino emiliano, come quella del Ferrarese e del Piacentino, è un perno di equilibrio naturale e sociale tra le direttrici di sviluppo della programmazione Regione  (il Po, la Riviera,  la Pianura, l’Appennino) ma anche tra Emilia e Toscana.  E’ un elemento di congiunzione”.

Una domanda “profetica”, visto il ruolo assegnatogli da Mario Draghi, sul ruolo che riveste l’educazione in questo contesto. “Se non ci sono competenze adeguate – rispose Patrizio Bianchi alla domanda del giornalista Gabriele Arlotti – tutte queste opportunità vanno perse, sia per i giovani – cui consente di stare qui sul territorio – che degli adulti, perché educare significa dare degli strumenti per capire il valore delle cose che si fanno, oltre il proprio contesto. E queste cose non sono merce di scambio, ma il modo con cui si partecipa reti mondiali”.

Dal nostro Appennino, intanto, è giunta direttamente a Patrizio Bianchi la felicitazione per la sua nomina a ministro dal Club per l'Unesco di Carpineti. Proprio lo scorso anno il docente universitario sarebbe dovuto intervenire a una iniziativa del Club, rinviata a causa della pandemia.