Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un lettore sulle dubbie "installazioni artistiche" sparse nel carpinetano
-
Provocazioni o cosa?
Non sono una novità nel carpinetano gli addobbi (se così li vogliamo chiamare), che “Qualcuno” ha raccolto premurosamente trasformandoli in qualcosa di ben diverso da quello che era il loro utilizzo originario.
Bottiglie di plastica, vetro, lattine, contenitori di tutti i gusti e colori, vengono appesi ai rami delle piante che fiancheggiano l’asfalto, oppure posti in bella vista dove l’occhio cade inevitabilmente.
Di primo acchito non suscitano certamente un senso di bellezza o di gradita sorpresa, anzi.
Queste installazioni fanno subito pensare allo scarso senso civico e alla maleducazione di quel "Qualcuno" che li ha appesi. Anche se, riflettendoci, sono dimostrazione di come tutti noi abbiamo a un tempo contribuito a creare questo nastro chilometrico di rifiuti.
In modo crudo e visivamente scioccante le nostre piccole, grandi nefandezze ambientali sono innalzate ad opere d'arte sotto ai nostri occhi. Il mancato rispetto per noi e il nostro futuro su questa terra ci si presenta davanti ad altezza d'uomo.
Questo "Qualcuno", artista sconosciuto, mi induce a credere che il tutto sia una sottile ma incisiva provocazione. Una presa di coscienza che ci possa far riflettere sui comportamenti abituali, in realtà sbagliati e distruttori di ricchezza e ambiente.