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I laghi del Cerreto

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Lago del Cerreto. foto Parco Appennino

I laghi del Cerreto

Al termine dell'era glaciale intorno al Monte La Nuda si sono formati alcuni laghi, e tra questi il Lago Cerretano è sempre stato il più conosciuto. La sua fama si è poi enormemente ampliata da quando intorno ad esso è nata una importante stazione sciistica. Chi va a Cerreto Laghi oggi trova insieme alle piste da sci, tutte quelle strutture che una località votata a quel tipo di turismo deve avere: alberghi, ristoranti, negozi, palazzetto del ghiaccio e quant'altro.

In tale situazione è inevitabile che il lago abbia un aspetto ben diverso di quando si trovava in mezzo ad un bosco, e risulterebbe presuntuoso cercare in questa sede di analizzare tutti gli aspetti naturalistici ed economici che hanno accompagnato tale cambiamento.

Lago Padule, foto di Carlo Possa

Due laghi appartengono al versante toscano e si trovano appena al di là del valico: il più piccolo Lago Lungo e il Lago Padule. Quest'ultimo, alimentato dal primissimo tratto del torrente Rosaro, risulta ingrandito dalla costruzione di un muretto che ha alzato il livello fino a fargli lambire il bosco circostante. Come succede anche in altri laghi, è presente una specie di pesce che non dovrebbe esserci, nel caso specifico il Persico Sole.

 

Lago Pranda, foto di Carlo Possa

Il Canale Cerretano, emissario dell'omonimo lago, forma più a valle il Lago Pranda. La sua origine è recente e risale a metà degli anni '60, quando con uno sbarramento si è riempita quella che era ormai diventata una vasta torbiera. Nonostante le dimensioni piuttosto ampie, la profondità non poteva che essere modesta, di conseguenza dopo alcuni anni ha iniziato ad affiorare al centro un isolotto che tutt'ora lo caratterizza. Lo sviluppo delle piante acquatiche, molto invasive nelle vicinanze dell'immissario, lo porterà prima o poi a tornare nelle condizioni che precedevano l'intervento.

Un po' più sopra ben nascosto nel bosco si trova il Lago Le Gore, di modeste dimensioni ma ben conservato. Due piccoli specchi d'acqua di forma circolare e di uguali dimensioni sono uno accanto all'altro nelle vicinanze del Pranda. Uno è ormai ridotto ad una palude e non risulta abbia un nome, l'altro più profondo invece è il Lago Scuro. Questo nome sta ad indicare quanto la fitta vegetazione boschiva un tempo lo mantenesse nascosto e ombreggiato.

Lago Scuro

Sia nel Lago Le Gore che nello Scuro resiste una colonia di tinche di piccole dimensioni. Purtroppo l'introduzione di trote “pronto pesca” perpetrata negli anni passati, ha fatto sparire tutti i Tritoni Crestati e i Gamberi che popolavano queste acque. Di recente il Lago Le Gore è stato infestato da piccoli ciprinidi alloctoni e voraci mangiatori di uova.

Anche il Pranda è stato oggetto di immissioni di trote che hanno richiamato negli anni numerosi pescatori. Oggi è un altro il pesce che lì viene insidiato, e per il quale è obbligatorio l'immediato rilascio: il luccio. L'introduzione di questo predatore ha provocato la scomparsa degli indesiderati esemplari di Carassio, ma il risultato di questa operazione sull'ecosistema è più complesso e costituisce argomento di discussione e di valutazioni discordanti.

Lago Le Gore, foto di Fulvio Torreggiani

Come sempre è bene essere molto prudenti nell'intervenire in un ambiente naturale, non bisogna cedere ad illusorie soluzioni miracolose e sapere che gli effetti possono andare ben al di là di quanto previsto da un'analisi superficiale.