In seguito alla pubblicazione di alcune immagini che denunciano lo stato in cui versa il torrente Dolo, nei commenti si è scatenata una vivace discussione. Questa mattina l'amministrazione comunale di Toano ha quindi preso contatto con la ditta che ha in carico la struttura e che sta già provvedendo a riparare le condutture.
“Abbiamo subito voluto chiedere informazioni e tempistiche per il ripristino delle tubazioni, e soprattutto per il ripristino ambientale sul letto del Dolo - afferma il Vicesindaco e Assessore ai Lavori pubblici, Romano Albertini. L’impresa sta già provvedendo a togliere i tubi danneggiati, per poi posare quelli nuovi. Saranno anche realizzate nuove difese spondali in tutto il tratto che ha subito danni. La previsione è di concludere i lavori entro la primavera".
Le piogge dei giorni scorsi e il contemporaneo discioglimento della neve in quota hanno infatti portato l’impeto dell’acqua a far emergere, rompere e depositare sul letto del torrente diversi tubi e porzioni delle condutture che raccolgono l’acqua rilasciata dalla centrale di Farneta, e servono per la produzione di ulteriore energia idroelettrica. "Attualmente sul Dolo è già visibile un grande dispiego di uomini e mezzi al lavoro - continua l'assessore - che ci confortano sul fatto che queste previsioni potranno essere rispettate".
Prosegue Albertini: “Questa centrale è stato un progetto approvato durante l’Amministrazione Lombardi, ma di cui condividiamo il senso e gli obiettivi. Inoltre le risorse che arrivano attraverso questa infrastruttura hanno consentito di realizzare interventi importanti, ad esempio la sostituzione di buona parte dell’illuminazione pubblica con lampade a led. Un ulteriore risultato positivo anche dal punto di vista del risparmio energetico e dell’impatto ambientale, che si unisce alla produzione di energia pulita grazie alla centrale”.
Mi verrebbe da parafrasare Benigni: è come se arrivasse l’elettricista a casa tua, ti rifacesse l’impianto e poi andasse a letto con tua moglie. E tu: “si va bene, ma guarda che bello l’impianto di illuminazione a led!!!”
Andrea
rispetto le affermazioni di tutti ma dovete segnalare ai carabinieri forestali l’accaduto e verificare perché e’ successo
far verificare se i lavori hanno rispettato i disciplinari, bloccare i lavori e aspettare che la magistratura informata dai carabinieri decida il da farsi
il fiume non e’ della ditta voi non siete partner dell’impresa
non credo che l’impianto led rientri nelle cose che si possano finanziare con quel 3%. all’epoca parlavate di fotovoltaico fogne e altro che riguardasse lo stato del fiume.
cordiali saluti
comitato difesa fiumi
bagni stefano
I lavori avrebbero dovuto essere seguiti da vicino sin dall’inizio, anche per verificare che venissero effettivamente svolti come dichiarato nel progetto. Chi ha controllato che venissero utilizzati materiali e tecniche costruttive indicate nel progetto approvato che tra l’altro dichiarava, ” La condotta di adduzione sarà realizzata in acciaio saldato elicoidalmente con un diametro di 1800mm.?” Proprio come sosteneva il sig. Onfiani…Chiedo all’amministrazione, visto che si è subito informata,di che materiale sono fatti i tubi che la società sta così celermente utilizzando per ripristinare il danno? E a proposito del tanto sbandierato risparmio energetico con conseguente minor emissioni di inquinanti in atmosfera, quanto è costato in termini di impatto ambientale e di emissioni questo continuo utilizzo di mezzi, ruspe, camion ecc.per rimediare ai danni causati dall’opera in quello che ormai è diventato un cantiere perenne?
Lorena Lugari
Un buon amministratore invece di augurarsi il ripristino veloce dell’impianto, dovrebbe chiedersi perché questo impianto sia così soggetto ai danneggiamenti. Dopo ogni piena di una certa consistenza, l’impianto si ferma e non stiamo parlando di piene eccezionali perché nello storico del torrente Dolo, senza andare troppo indietro nel tempo, troviamo piene di maggior portata e potenza rispetto a quelle di questi giorni. Che l’opera fosse soggetta a questo tipo di rischi, chi la contestava lo aveva ripetutamente evidenziato e proprio in funzione di questo un buon amministratore dovrebbe aver preteso e pretendere garanzie dal gestore e non giustificare tutto. Qualcuno sa dirmi tecnicamente quali vantaggi economici ed ecologici abbiamo nel produrre energia con una centrale che è costata 6 milioni di euro e che necessita interventi continui ? Produrre la stessa energia, con la centrale idroelettrica di Farneta, ci sarebbe costata, economicamente ed ecologicamente, più o meno ? Infine, per quale motivo è stata cambiata la prima convenzione con questa ultima che riduce gli introiti per il comune ?
Antonio D.Manini