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Tutte le celebrazioni dell’U.P. di Vetto per la settimana dal 31 gennaio al 6 febbraio

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Riceviamo e pubblichiamo

Foglio d’informazione e vita cristiana della Unità Pastorale di Vetto
(Parrocchie di Cola, Crovara, Gottano, Piagnolo e Vetto)
Vetto: tel. 0522 815556 – mail: [email protected]
Parroco: don Bogumil Krankowski tel. 3395657978 mail: [email protected]

Domenica 31gennaio 2021
IV domenica t. o. (anno b)
Giornata dei malati di lebbra

Riflessioni sul vangelo

Nella prima lettura della liturgia di questa domenica Mosè riferisce a Israele una promessa ricevuta da Dio: il popolo eletto verrà visitato da un profeta pari a Mosè stesso, che donerà ai suoi ascoltatori parole di vita («Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto»). La profezia donata a Mosè si compie nell’episodio narrato dal Vangelo, che continua il brano che abbiamo letto domenica scorsa. Ricordiamo brevemente che Gesù aveva appena chiamato a sé i suoi primi quattro discepoli; ciò che verrà loro mostrato nel brano odierno sarà per loro una sorta di catechesi.
Secondo il racconto di Marco, Gesù entra nella sinagoga e si mette a insegnare. Subito tutti i presenti si accorgono che il suo non è un insegnamento convenzionale, ma è caratterizzato da un elemento peculiare, ovvero l’autorità; essa consiste nell’aderenza delle sue parole al pensiero di Dio, in contrapposizione agli insegnamenti degli scribi che apparivano ormai agli occhi di molti un vuoto formalismo privo di vitalità («Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi»). L’efficacia degli insegnamenti di Gesù si manifesta anche in un altro avvenimento: uno dei presenti «posseduto da uno spirito impuro […] cominciò a gridare». Le parole di Cristo, che sono la voce diretta di Dio, disturbano il diavolo che si agita e urla; egli infatti ha riconosciuto nelle parole di verità di Gesù il suo esatto opposto e non può resistere alla sua presenza. Lo spirito arriva perfino a riprendere espressamente il Maestro: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Davanti a questa confessione della vera identità del Cristo da parte di satana, Gesù risponde impedendogli di parlare oltre e scacciandolo («Taci! Esci da lui!»). Questo ordine ricorda il segreto messianico che Gesù ha imposto ai discepoli in diversi episodi del Vangelo (ad es. Mc 9, 9), ma mentre in quei casi si trattava di un divieto temporaneo valido solo fino alla risurrezione di Gesù, qui invece il silenzio comandato allo spirito impuro è categorico. Il suo senso è molto forte: Gesù sa bene che il diavolo è maestro di menzogna e che le sue parole non sono fonte di testimonianza ma solo di inganno; davanti al Verbo di Dio nessun’altra parola conta, soprattutto quella ingannatrice di satana.
Gli spettatori dell’esorcismo restano sbigottiti: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». Queste parole rimarcano la profonda differenza tra l’insegnamento di Gesù, capace di scacciare i demòni da tutta la sinagoga, e quello degli scribi, che pur parlando di Dio non avevano la stessa forza; è dunque la qualità dell’insegnamento di Gesù che fa la differenza. In questo senso possiamo ricavare un invito alla preghiera per molti predicatori attuali, che quanto ad efficacia delle loro omelie si avvicinano più agli scribi che non a Cristo. C’è anche un secondo dono che questo brano vuole lasciarci: se saremo in grado di ascoltare e mettere in pratica con fedeltà gli insegnamenti di Cristo, se sapremo imparare da lui come hanno fatto i discepoli, anche noi saremo in grado di compiere piccoli “esorcismi” purificando la nostra vita dal male ed edificando mattone per mattone il Regno di Dio.


 

Il volume “Lectio divina sulle letture delle domeniche dell’anno C”, raccoglie le riflessioni tenute da don Paul. Il prezzo di acquisto è di 10 € ed reperibile presso le chiese di Vetto e Cola nelle giornate festive nonché contattando telefonicamente i numeri: 3286999879 (Erio) e 3349832188 (Ivano).
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La parrocchia ringrazia tutti coloro che continuano ad offrire il loro contributo per il restauro della chiesa

 

 


Sante Messe e celebrazioni dell’Unità Pastorale di Vetto con intenzioni

VETTO

Sabato 30 gennaio S. Maria in sabato ore 17,00

Domenica 31 gennaio IV T.O. Giornata dei malati di lebbra ore 10,30

Martedì 2 febbraio Presentazione del Signore ore 15,30 S. Messa e benedizione delle candele

Mercoledì 3 febbraio San Biagio, vescovo e martire ore 15,30 S. Messa benedizione della gola

Giovedì 4 febbraio ore 15,30

Venerdì 5 febbraio Memoria di Sant’Agata, vergine e martire ore 15,30

Sabato 6 febbraio Memoria di S. Paolo Miki, sacerdote e Compagni, martiri ore 17,00 S. Messa Def. Novembrini Egidio

Domenica 7 febbraio V T.O. Solennità della Beata Vergine della Porta – patrona della diocesi - Giornata per la vita ore 10,30

COLA

Domenica 31 gennaio IV T.O. Giornata dei malati di lebbra ore 9,00 S. Messa Def. Ruffini Roberto

Domenica 7 febbraio V T.O. Solennità della Beata Vergine della Porta – patrona della diocesi - Giornata per la vita ore 9,00 S. Messa Def. Crovi Lino e Maria


 

Unità Pastorale di Vetto
(Parrocchie di Cola, Crovara, Gottano, Piagnolo e Vetto)