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Addio alla nonnina della montagna, Amelia 107 anni

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Amelia Ferri con la famiglia la figlia e i nipoti, in una foto di sette anni fa

Addio alla nonnina di tutta la montagna. Si è spenta mercoledì 27 gennaio 2021 Amelia Ferri, 107 anni probabilmente la persona più anziana o tra le più anziane di tutto il nostro Appennino.  Domani, venerdì, le esequi alle 10 alla chiesa della sua Rosano, dove aveva vissuto. Solo un anno fa Redacon ricordava del suo impegno civico: si era recata ai seggi per votare il “suo sindaco”, Fabio Ruffini.

Quando Amelia nacque da una famiglia di agricoltori, il 7 marzo 1913, Rosano era un paese prettamente rurale, oggi è prettamente residenziale e artigianale. In quell’anno in Russia c’era ancora lo zar, presidente del consiglio italiano era Giolitti, il Re era vittorio Emanuele III, Ford in Usa introduce la catena di montaggio nelle fabbriche. Pochi giorni dopo la nascita di Amelia, proprio negli Stati Uniti diventa presidente del consiglio Thomas Wilson, premio Nobel per la pace presidente durante il conflitto mondiale che scoppierà solo due anni più tardi.  1 chilo di pane costava 35 centesimi, 1 di formaggio poco più di due lire.

Da sinistra Barbara Menichetti, Mauro Cavalletti, Amelia Ferri, Paola Magnani, Renato Ivo Cavalletti, Federico e Chiara Cavalletti
Amelia Ferri: al voto lo scorso anno

Amelia per portare avanti la famiglia ha fatto un po’ di tutto: ha lavorato a Milano come collaboratrice domestica, poi in campagna con il marito e aveva anche imparato a fare i pagliai di fieno, e mentre si “riposava” andava a fare la lavandaia da famiglie del posto.

Sposatasi con Domenico Magnani il primo novembre 1941, rimase vedova l’11 novembre 2003. Aveva sempre vissuto a Rosano, con la figlia Paola, il genero Renato Ivo Cavalletti, il nipote Mauro e sua moglie Barbara Menichetti, nonché gli amati pronipotini Chiara e Federico.

Alla domanda sul segreto della sua longevità rispose: «Colazione con una bella zuppa di caffè latte, poi una scodella di acqua di rubinetto, negli altri pasti quello che passa al convento. Certo che non mi alzo da tavola se non ho bevuto un bicchiere di buon vino nostrano prodotto prima in compagnia di mio marito, poi dal mio carissimo genero Ivo».

6 COMMENTS

  1. Carissima Paola,
    che bella la fotografia della tua Super Mamma con tutta la vostra magnifica famiglia!
    Vi siete amate e sostenute a vicenda, dando testimonianza del vostro profondo affetto. Lei vive ora nel tuo cuore, come tutte le belle persone che incontriamo e che diventano parte di noi.
    Un abbraccio a te e a tutti i tuoi familiari.
    Patrizia Croci

    Patrizia Croci

    • Firma - Patrizia Croci