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L’avvocato Elisa Codeluppi, presidente del Don Cavalletti, si è dimesso: la politica prenda una decisione

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Riceviamo e pubblichiamo

 

Abbiamo saputo delle dimissioni del presidente dell’ASP Don Cavalletti, una notizia molto Importante non tanto per la natura dell’atto, ma per alcune delle motivazioni contenute nella lettera di formalizzazione, in particolare la difficoltà a reperire risorse per espletare le incombenze di legge e l’incertezza rispetto alle decisioni politiche sul futuro della struttura.

Si tratta di responsabilità politiche chiare, dell’azionista di maggioranza, il Comune di Carpineti e dell’assemblea dei soci, l’organo a cui fa riferimento il CDA di ASP.
Alla fine di luglio l’assemblea dei sindaci aveva fissato per il 31 ottobre 2020 il termine ultimo per una decisione sulla scelta fra azienda speciale e cooperativa. Lo stesso termine è stato fissato dalla giunta di Carpineti nei primi giorni di agosto e ratificato dal Consiglio comunale il 24 agosto.

Da allora non è stata presa nessuna decisione ufficiale, nessuna proroga, nessun atto, nulla. A una nostra interrogazione di inizio novembre (oltre 3 mesi dopo l’assemblea dei sindaci) l’Amministrazione rispondeva che c’erano dei colloqui con altri comuni interessati, ma che ancora non c’era nulla di definito né sulla composizione della futura ASC né sulle quote.
Ci risulta che, nel frattempo, potrebbe essere cambiata anche l’idea di quale sia l’ASC che poi gestirà il servizio.

Oggi sono passati altri due mesi, tutto tace e le dimissioni del presidente esplicitano l’urgenza di arrivare a un punto, di veder procedere un iter da tempo annunciato e non ancora attuato.

Avremmo gradito molto sapere dal Sindaco delle avvenute dimissioni, se non in Consiglio Comunale, almeno in privato, perché è evidente che la situazione è seria, urgente, una decisione non è più rinviabile.
Siamo con una scadenza fissata e non rispettata, una scadenza che nessuno ha pensato di prorogare (e gli Enti decidono in base a atti formali, non a colloqui privati), un’incertezza che porta alla situazione attuale.

Faremo un’altra interrogazione su quanto è accaduto e sta accadendo, ma invitiamo il Sindaco di Carpineti, come azionista di maggioranza, e i Sindaci dell’Unione, come membri dell’Assemblea che decide, al senso di responsabilità e a una decisione rapida, chiara, che indichi pubblicamente l’indirizzo preso, cosa accadrà in futuro e in quanto tempo.
Lo devono agli ospiti del Don Cavalletti, alle loro famiglie, ai lavoratori, alle comunità che rappresentano.

Non è possibile aspettare ancora.

Futuro Comune, gruppo di minoranza, Carpineti