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“Scrivere un bosco”, l’Appennino Tosco-Emiliano su La Repubblica

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Tiziano Fratus poeta e scrittore ha dedicato un pezzo alla rivista Apenninus, la rivista della Riserva di biosfera dell'Appennino tosco-emiliano edita dalla nostra Novanta società cooperativa sociale.  E "Scrivere un bosco" è il brano dedicato ai boschi dell'Appennino Tosco-Emiliano, ripreso oggi nella sezione Green & Blue de "La Repubblica".

In questo racconto, visitiamo insieme a Tiziano i boschi dell'Appennino Tosco-Emiliano e incrociamo il passo del monaco zen Yotaku Bankei. "In questa modernità veloce scossa da Covid-19 ci appaiono lontani. Eppure, è qui che
la vita si manifesta. Perché i boschi sono le più grandi chiese del mondo".

"L'Appennino Tosco-Emiliano - si legge su Repubblica - si innalza tra il mare della Toscana e la pianura dell'Emilia, respirando le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo. Al suo interno coesistono infatti opere naturali e artificiali, boschi, fiumi, laghi, vaste opere di ingegneria idraulica, coltivi e allevamenti – ad esempio le preziose “foraggiere” dove vengono fatte pascolare le mucche il cui latte diventa il preziosissimo Parmigiano Reggiano, insomma un mondo intero. Mentre in altre parti del globo - e talora anche d’Italia - le riserve abbracciano territori distanti dall’uomo, remoti, qui invece il paesaggio è stato per lo più ridefinito dai bisogni della nostra specie, l’impronta umana è decisiva".

Tiziano Fratus ha scritto reportage e articoli per quotidiani, oltre che numerose opere quali silvari e collezioni di alberografi e quaderni di meditazione, raccolte di poesie e romanzi forestali. Fra i titoli più recenti Giona delle sequoie (Bompiani), Il bosco è un mondo (Einaudi), Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca).

Per leggere il racconto intero cliccate qui