Tornerò
Tornerò tra sassi e sterpi a parlare alla mia terra,
nel grembo di mia madre a succhiare amore dal suo seno,
tornerò a costruire i primi passi nell'aia del ciliegio.
Tornerò alla fonte battesimale della chiesetta del paese
con gli occhi lucidi e il capo chino, perché da quella sorgente
è partita la traccia del mio cammino, come la prima vaga luce dell'alba.
Tornerò all'altare della prima comunione con le mani giunte e il capo prono in segno di rispetto e di perdono, perché da quelle promesse non mantenute, sono partite le mie ansie e i miei peccati.
Tornerò a sciogliere in bocca lo zucchero amaro del vaccino,
ad indossar colletto bianco, fiocco azzurro e grembiulino,
a scrivere l'alfabeto sul quaderno a righe con la copertina nera.
A … come Albero, B... come Bue, C… come Cane, D… come Dado.
Tornerò nel banco di scuola, quando non sarò in castigo dietro la lavagna,
tornerò a gratificare l'intervallo della campanella del mattino con il buon latte del Patronato.
Tornerò a cavalcare le praterie sconfinate dei sogni, le speranze giovanili,
tornerò a cadere, a rialzarmi, a leccarmi le ferite, a sbagliar sentiero nell'oscurità del domani, per poi trovare la luce folgorante della via maestra,
tornerò… perché la mente torna!
Alberto Bottazzi
da: “LE ORME DEL SILENZIO” 2019
Bravo “CANTORE” di Ligonchio, tocchi sempre il cuore con i tuoi scritti.
Gianni
Grazie Gianni!
Alberto Bottazzi
Leggere i Suoi racconti e le Sue poesie è un vero piacere.
La Sua nonna assomiglia tanto alla mia mamma. Elda
EldaZannini
Grazie Elda!
Alberto Bottazzi