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Nuova vita per la Segheria dell’Abetina Reale 

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Riceviamo e pubblichiamo

È aperto finalmente tutto l'anno. È davvero il cuore e nel cuore di un grande bosco di abeti sulla sponda del torrente Dolo, da cui ricava energia pulita autoprodotta.

È nato nel bosco per il bosco, era villaggio di cantiere e segheria, e ancora ne porta il nome. La vecchia segheria, all'interno della foresta di proprietà demaniale della Abetina Reale è diventato rifugio.

Sopra Civago, sotto il monte Prado, a mezz'ora di cammino dal Passo delle Forbici, non lontano da San pellegrino in Alpe, è in una posizione centrale tra la Val Dolo e Civago, Casone di Profecchia e la Garfagnana.

Sul cammino della via Matildica del volto Santo diretta a Lucca. La vecchia “casa del custode” è stata ristrutturata dal Parco Nazionale dell'Appennino tosco emiliano per ospitare gruppi.

Ci sono cucina, ristorante, camere singole doppie e una nuova gestione che da quest'anno è sempre attiva in ogni stagione dell'anno.

Anche ora Il Rifugio Segheria sta avendo un grande successo nonostante le condizioni proibitive, con oltre 2 metri di neve caduta, Sara e Marcello sono felici di aver scelto questa nuova vita in un luogo magico in tutte le stagioni

Il Parco Nazionale concessionario titolare di questo bene demaniale ha trovato finalmente forme valide di collaborazione con privati.

Le più recenti gestioni, e specialmente quest’ultima in corso, hanno accompagnato il salto di qualità programmato negli ultimi anni. La  Segheria sta diventando un grande  punto di riferimento del Parco Nazionale Appennino in estate, autunno, inverno e primavera, in un luogo  magico e strategico sul crinale tra Emilia e Toscana.