A pochi giorni dal Natale, il 19 dicembre scorso, “è andata in Paradiso”, usando un’espressione che le era cara, Suor Lina Maria Pasquali, amatissima da più di una generazione di Casinesi cresciuti nella scuola dell’infanzia parrocchiale, nella scuola di ricamo nei pomeriggi invernali e nei giochi dell’oratorio la domenica pomeriggio.
Nata nel 1937 a Mambrotta (VR), come l’accento e le espressioni dichiaravano immediatamente, "Quando il padre parte per la guerra, la mamma Toscana e il nonno si prendono cura di lei e della sorella più piccola: il legame tra loro è molto forte e durerà per tutta la vita, con una cura particolare poi per i nipoti e pronipoti. Purtroppo papà Santo non fa più ritorno dalla tragica campagna di Russia e questo lascia su suor Lina una traccia indelebile, che la rende particolarmente sensibile ai dolori altrui e ai distacchi che la vita richiede” si legge nel ricordo tracciato dalle consorelle che così continua:
“La mamma aiuta molto le suore della Parrocchia, ed è una donna molto apprezzata e benvoluta, soprattutto dalla Madre Emma. Ben presto la nostra sorella intuisce che Gesù la vuole per sé e appena diciottenne entra tra le Figlie di Gesù. Sono 10 compagne di professione e mai si è visto un gruppo così affiatato: quante risate, quante battute, tanto aiuto reciproco e… tante lacrime condivise.
Suor Lina ha un carattere semplice, sta volentieri allo scherzo e ride di se stessa e dei suoi limiti, che riconosce con tranquillità, tanto da farne l’occasione per promuovere altri e per farsi aiutare e sostenere in compiti e lavori che da sola non sarebbe capace di portare avanti”.
A Casina giunge una prima volta dopo l’emissione dei voti perpetui nell’agosto 1963 e conquista subito l’affetto di tutti con la sua giovinezza ma soprattutto per la bontà, il rispetto, la delicatezza, la gentilezza sorridente con cui accoglie piccoli e grandi, la capacità di ascolto e il garbo con cui accompagna la fermezza dei richiami. Suona l’armonio e rivitalizza il coro parrocchiale, per spirito di servizio prende la patente e guida la seicento e il pullmino. Con suor Olimpia forma la coppia più amata dai “bimbi dell’asilo” e tuttora indimenticabile. Lascia Casina per Reggio nel 1970; dopo numerosi trasferimenti, torna a Casina dal 1989 al 1998, ritrovando all’asilo i figli dei bimbi di un tempo.
“Proprio per la sua discrezione, la sua riservatezza e la sua sensibilità, in comunità è amata e spesso nominata superiora. – continua il ricordo delle consorelle- È a servizio dei piccoli nella scuola materna, della catechesi, dell’animazione liturgica e si occupa con meticolosa precisione della biancheria della Chiesa; ovunque è capace di collaborazione ed è fortemente stimata dai sacerdoti e dai laici. Il suo però non è buonismo, e quando si tratta di prendere posizioni forti per il bene delle persone e dell’apostolato non esita ad esporsi e ad esigere cambiamenti.
Ha una particolare facilità nell’intessere relazioni soprattutto con i piccoli, sempre, a qualsiasi latitudine, parlando dialetto veronese! Anche quando per età e per salute deve lasciare la scuola dell’infanzia, la sua presenza è ricercata per la dolcezza, l’affabilità e la capacità di calmare anche i più irrequieti.
Carissima suor Lina, la malattia ti ha via via spogliata di tutto, ma ti ha lasciato la capacità di far sentire il tuo amore per le persone, il tuo desiderio di mantenere i legami e la tua aspirazione verso il Cielo, tanto da ripetere spesso ultimamente: “Andrò presto in Paradiso”. Ora che hai raggiunto la mèta, ricordati di noi, dei tuoi amati nipoti e intercedi per tutti la sensibilità ai dolori altrui e il forte senso di appartenenza e di amore alla nostra Famiglia Religiosa e a ciascuna sorella. Grazie”. Ricordati dei tuoi tanti bimbi oggi sparsi per il mondo, aggiungiamo noi.
Suor Lina è sepolta nel cimitero di Zevio (Vr)
Fabio Filippi, nella sua pagina Facebook, si fa interprete dei sentimenti di tanti: “Ci ha tirato su con l’affetto e l’amore di una mamma. Suor Lina ha conosciuto generazioni e generazioni di casinesi, è sempre stata legata al nostro paese ed ai suoi abitanti, gran parte della sua vita l’ha trascorsa a Casina. Mi piace ricordarla con una fotografia che la ritrae assieme a mia sorella nell’ultima sua visita al nostro paese all’interno della sua chiesa.
Ciao Suor Lina con te se ne va un pezzo di noi. La tua dolcezza e la tua umanità ci mancheranno tanto…”