Belle damigiane damigelle, vestite di vetro e paglia, nate con l'orlo colmo di sorsi di parole e di allegria, piene di feste e d'incontri al bancone dell'osteria. Vino rosso, compagno di mortificazioni di anime in pena, al tavolo dei sogni senza un domani, vino bianco, panacea di rimorsi e rimpianti mai dimenticati, medicina fasulla per amori difficili o impossibili da conquistare. Belle damigelle damigiane, il vostro sorriso oggi si è spento nel vuoto dell'abbandono. Il collo lungo e leggiadro, un tempo baciato dal desiderio, ora riversa a testa in giù in quello che fu orgia di piacere, ora senza gusto e senza rispetto, damigiane svuotate di ogni interesse e velleità di vita.
Lontani i momenti di gloria, le baraonde esaltanti di gioventù, i brindisi d'amicizia che vi vedevano sempre protagoniste, quando al caffè espresso o al cappuccino la nostra cara gente preferiva ordinare all'oste un buon bicchiere di vino.