Nel cuore dell’Avvento che stiamo vivendo, ci ha lasciato suor Celeste di Dio, al secolo Marina Ganapini, nata a Carpineti il 26 gennaio 1936.
Era entrata a far parte dell’Istituto delle Missionarie Francescane del Verbo Incarnato nel 1958, a Fiesole, accolta dalla fondatrice madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo.
Dopo il tempo del noviziato, nel 1960 emetteva la prima professione religiosa, e nel 1965 la professione perpetua.
Nel cammino di formazione per rendersi idonea alla missione dell’Istituto, aveva frequentato la scuola magistrale conseguendo il diploma di maestra di scuola materna; quindi la scuola per infermiera, il Triennio teologico e corsi per formatrici.
Per diversi anni ed in diversi luoghi, si è donata ai piccoli con grande sensibilità e competenza.
Insieme a questo servizio educativo, si dedicava alla comunità parrocchiale, sempre apprezzata e ben voluta. La ricordano diverse comunità nel reggiano, tra cui Puianello e Pieve Rossa.
Ha sempre avuto predilezione per la Chiesa in Reggio Emilia e grande stima per i pastori che l’hanno guidata.
All’interno dell’Istituto ha rivestito vari incarichi: superiora locale, formatrice, e, nella sede di Reggio Emilia, superiora provinciale. In questi ruoli ha sempre manifestato particolare attenzione alle comunità, animandole, accompagnandole, sostenendole; ha sollecitato la formazione delle sorelle a tutti i livelli.
Ha mantenuto questa attenzione anche in questi ultimi due anni nella comunità di Solignano (Modena) dove era stata trasferita a sostegno del cammino spirituale delle sorelle anziane e malate. Le animava alla preghiera, all’offerta, alla lettura, perché fossero informate sulle vicende del mondo e della Chiesa.
Il 10 dicembre si compiva per lei il 60° di vita religiosa. Da alcuni giorni ricoverata all’Ospedale di Baggiovara, per emorragia cerebrale e infarto, non ha potuto celebrarlo con le consorelle, ma certo interiormente consegnata a Gesù suo sposo, che la stava chiamando a sé.
Il 15 dicembre scorso si compiva il suo cammino terreno ed entrava nella Casa del Padre.
(Le consorelle)
Che il Signore l’abbia in Gloria.
Ivano Pioppi