Nella provincia di Reggio Emilia sono dodici i cantieri aperti per i lavori di posizionamento della fibra ottica. All'inizio di marzo, i sindaci dei Comuni dell'Unione Appennino si sono incontrati con Open Fiber, la società che sta curando sul territorio i progetti legati alla connessione con Banda Ultra Larga, per fare il punto della situazione sui lavori in corso.
Il Comune di Vetto sembra rappresentare un'eccezione. I lavori sono terminati il 24 giugno scorso, raggiungendo 1700 tra abitazioni e attività per le quali si può dunque chiedere l’attivazione della connessione veloce.
A Carpineti, sono in corso i lavori di posizionamento della fibra ottica lungo la galleria del Seminario, che da Marola porta a Migliara, al confine con Casina. "Per quanto ne so ora il servizio di banda ultra larga è attivo - afferma il sindaco Tiziano Borghi". Secondo il piano BUL, infatti, la vendibilità delle fibre è stata disposta dall'inizio di agosto, ma sembra manchino i Punti di Consegna (centraline di nuova generazione che permettono la consegna e la distribuzione del segnale) a cui allacciarsi.
Ritardi si registrano anche per il territorio di Ventasso: la chiusura delle opere civili per le località di Busana, Collagna e Ligonchio era infatti prevista per la fine di settembre 2020, mentre per Ramiseto slitta al 31 dicembre. Anche in questo caso, l’accesso ai privati scatterà circa un mese dopo la conclusione degli interventi.
A Villa Minozzo i tempi sono ancora abbastanza lunghi per via della grande estensione territoriale, con oltre 600 km di posa aerea di cavi per la fibra, e la conseguente necessità di appoggiarsi a due differenti Punti di Consegna. Saranno uno in località San Bartolomeo e uno a Gazzano – Frassinoro. L'ultimazione delle opere civili è prevista entro fine anno.
Infine, per quanto riguarda il Comune di Toano, la complessità della rete è aumentata in virtù dell’incremento di 420 unità immobiliari rispetto a quanto previsto inizialmente dalla progettazione ministeriale. Le opere civili sembra debbano concludersi come le altre a fine anno, anche se l'attivazione è strettamente legata al posizionamento del Punto di Consegna di San Bartolomeo a Villa Minozzo.
Che il piano BUL sia in ritardo non è una novità, come riconoscono la stessa direzione di Open Fiber e Infratel Italia. Un ritardo che riguarderebbe non solo il completamento dell'infrastruttura, ovvero il posizionamento dei cavi di fibra ottica, ma anche l'attivazione dei servizi. Cavi abbandonati all'usura del tempo e delle intemperie, studenti che non riescono a fare lezione e lavoratori in smart working con problemi di connessione: queste le problematiche che causano i ritardi della banda ultra larga in Appennino.
La stessa società Open Fiber spiega che una volta posizionati i cavi, il Ministero procede a dichiarare la vendibilità della fibra, "qualsiasi utente potrà essere servito o in fibra (100mega garantito) o in FWA (via Radio 30 mega garantito) se coperto dal progetto".
"I costi sono soggetti alle offerte dei singoli operatori e dalle richieste contrattuali fatte dai singoli privati - continua Open Fiber - ma sicuramente saranno ammortizzati dalla parte pubblica nell'ambito del convenzionamento".
Ricapitolando, quindi, tutto quello che serve in ambito pubblico per un allacciamento sarà eseguito da Open Fiber, mentre tutto quello che sarà necessario in ambito privato verrà concordato con il privato a seguito di un sopralluogo.
Speriamo che facendo questi lavori si sbaglino e finiscano di aggiornare i punti di consegna anche a Casina…visto che le fibre sono stese da anni, ma in alcune zone la banda rimane ultra lenta non essendo tutte le cabine aggionate…come la cabina 5 per fare nomi e cognomi
MC