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Mons. Guiscardo mercati traccia il profilo di Sergio Olmi (Petani), il barista di Marola, recentemente scomparso

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI

(335/8257036)

San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 13 al 20 dicembre 2020

DOMENICA

13 dicembre

Terza domenica di Avvento. Festa di Santa Lucia.

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Gentili Filippo) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione) Pontone ore 10.00

LUNEDI’

14 dicembre

Memoria di San Giovanni della Croce.

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

15 dicembre

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MERCOLEDI’

16 dicembre

Inizio Novena Santo Natale

S. Messa: ore 10.30 (def. Zafferri Remo e Rina)

GIOVEDI’

17 dicembre

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
VENERDI’

18 dicembre

S. Messa: ore 18.00 (def. Rondanini Pierino Mingo)

SABATO

19 dicembre

S. Messe festive: ore 15.00 invitati in modo particolare, i bambini e i ragazzi del catechismo

ore 18.00 (libera intenzione) a S. Donnino

DOMENICA

20 dicembre

Quarta domenica di Avvento

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Costi Flaminio ed Ermentina) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (def. Borghi Vittorio) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00

MEDITAZIONE DOMENICALE. Testimoni della gioia. La terza domenica di Avvento è tradizionalmente nota come domenica Gaudete, o domenica della gioia: dall’antifona d’ingresso alla seconda lettura, infatti, essa è pervasa da un costante invito a rallegrarsi nel Signore, sempre! La prima lettura motiva questa gioia piena con l’immagine delle vesti della salvezza con cui il Signore cinge il suo profeta e il suo eletto. E’ la presenza del Signore, infatti, a fondare una gioia che non può essere turbata dalle incertezze delle nostre storie personali e collettive, giacché in esse, come canteremo nel Magnificat (che nella domenica odierna sostituisce il salmo responsoriale), possiamo vedere all’opera il braccio potente di Dio. Così vide e annunciò anche Giovanni il Battista, che oggi ci viene presentato nel racconto del quarto evangelista. Come leggiamo nel vangelo egli è testimone di luce, che apertamente confessa il proprio ruolo profetico, per preparare la strada a colui che battezzerà in Spirito Santo e porterà la salvezza nel mondo.

TEMPO D’AVVENTO, TEMPO DELLA GRANDE ATTESA, TEMPO PER RIPARTIRE

É sabato 5 dicembre, con la celebrazione della S. Messa alle ore 15.00, inizia una nuova formula per riprendere il cammino di fede dei bambini e ragazzi, interrotto a fine febbraio per le disposizioni ministeriali anti covid 19. L’epidemia non ci dà tregua, anche perché, con l’arrivo della stagione fredda, il virus si è ripresentato in forma aggressiva anche nella nostra montagna. Ma, il desiderio di rivedere i bambini e i ragazzi, ha motivato Don Guiscardo e le catechiste a proporre una nuova modalità: la Messa al posto del catechismo. La Chiesa Maria Ausiliatrice è spaziosa, sanificata e idonea a contenere in sicurezza un centinaio di sedute, per cui, in sinergia, le catechiste si sono attivate per ricoprire il ruolo di volontari, per misurazione temperatura corporea, sanificazione e accompagnamento alle sedute. Alle 15.00, nonostante il freddo e il tempo inclemente, la chiesa inizia a riempirsi di bambini e ragazzi molto responsabili e i genitori presenti, (alcuni di loro animano la parte dei canti) con soddisfazione lo hanno potuto constatare. Don Guiscardo, già prima dell’orario, con i paramenti liturgici violacei, propri delle domeniche d’Avvento, è all’altare in Attesa: un’attesa di gioia che si legge dalla postura, dallo sguardo e dal sorriso…. poiché è l’unico senza mascherina, in quanto molto distante! Il suo compiacimento è nel rivederli riuniti nella Casa del Padre, per celebrare, dopo tanto tempo la liturgia Eucaristica insieme a loro. L’omelia, è una eccellente catechesi, che dona a tutti i presenti, accoglienza, fiducia e speranza. Allora, con questa modalità, possiamo ritrovarci nuovamente, per attendere, in questo periodo d’Avvento il Natale, con il desiderio di viverlo insieme, in una dinamicità aperta, gioiosa e responsabile, sapendo di aspettare Qualcuno che deve venire apposta per noi!

RICORDIAMO I NOSTRI MORTI. Olmi Sergio (Petani) di anni 88 deceduto a Reggio Emilia il 05 dicembre. Avrebbe compiuto 89 anni il 21.12, non li dimostrava certamente. Era sposato con Borelli Ave e dal loro matrimonio sono nati Marco e Loretta. Negli anni ’50 si erano trasferiti a Milano per lavoro, ma poi sono tornati a Marola e hanno gestito per anni il bar sulla piazza. È stato detto di lui: “Con la perdita di Sergio se ne va anche un pezzo di Marola, un indimenticabile bagaglio di ricordi e aneddoti paesani. Petani, come confidenzialmente era chiamato, era per tutti i marolesi il barista ironico che ha accompagnato due generazioni. Un bar che era il fulcro del paese, centro ricreativo, sociale e di incontro, sempre aperto e per tutti”. Amante del dialogo e della compagnia, valente ballerino. Sul retro della sua immagine ricordo hanno scritto: “Ora che sei fra gli angeli, insegna loro a ballare”. Gli angeli sono i messaggeri di Dio e giorno e notte stanno alla sua presenza; certamente insegneranno a Sergio un ballo nuovo, quello dell’amore di Dio. Il suo funerale è stato celebrato la vigilia dell’Immacolata nel cimitero di Marola, dove in tanti si sono radunati per salutarlo. Ho letto il brano del vangelo che ci ricorda che in paradiso ci sono molti posti e, dopo un breve commento e un pensiero su di lui, ho asperso con l’acqua santa in ricordo del battesimo il suo corpo. Il suo angelo custode lo accompagni all’incontro col Signore e accolga il bene che ha compiuto e perdoni le eventuali mancanze. Sepolto in quel luogo circondato dai castagni, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

PROPOSTA DELLA CARITAS E DELL’UFFICIO MISSIONARIO. Anche quest’anno l’iniziativa del lumino di avvento viene proposta: 5 euro per un pasto natalizio a chi è nel bisogno. Siamo già abituati ad accenderlo la notte di Natale sul nostro davanzale come segno di accoglienza, di solidarietà. Li potete trovare in chiesa, come al solito. Grazie a chi dona!

Offerte ricevute: Meglioli Teresa per la chiesa. Fontanesi Alberta e fratelli per l’asilo parrocchiale. In memoria di Caluzzi Iole, Filippi Carla per l’asilo parrocchiale. Costi Sergio per la parrocchia. Rivi Silla per l’asilo e la parrocchia. A tutti grazie.

DOCUMENTO PER LA GIORNATA MISSIONARIA DIOCESANA

Da un paio d’anni Caritas e Centro Missionario lavorano insieme per far fronte ai diversi tipi di povertà. La terza domenica d’Avvento da sempre è stata dedicata alla raccolta fondi per Caritas, ma, proprio alla luce di questi obiettivi condivisi, Caritas rende possibile oggi la Giornata Missionaria Diocesana, che non è stata realizzata in Marzo 2020 causa Covid. Il Centro Missionario ringrazia Caritas per questa importante occasione che permette di ricordarci l’impegno che la Diocesi di Reggio – Guastalla dedica ai nostri missionari, attualmente impegnati in Amazzonia, Brasile, India, Madagascar, Rwanda, Albania. Non è un tempo facile. I missionari si trovano oggi ad operare in una condizione di incertezza per loro stessi e per le popolazioni che li accolgono. Stanno conoscendo la precarietà, la paura diffusa, le difficoltà negli spostamenti e attendono la nostra vicinanza concreta. Nel manifesto affisso sono raffigurati due grandi delle missioni reggiane che ci hanno lasciato nel mese di giugno di quest’anno: don Pietro Ganapini, fondatore di 110 scuole nella diocesi di Antananarivo, che è rimasto in Madagascar per 57 anni e ci ha lasciato a 93 anni in giugno 2020 e Antonina Neri, colei che accoglieva sempre tutti col sorriso nella sua casa, tappa d’obbligo per tutti coloro che arrivavano in Bahia per una semplice visita o un lungo periodo. Il loro ricordo, il loro esempio è per noi motivo di profonda riconoscenza e per questo vi chiediamo di sostenere oggi con la vostra offerta i nostri missionari che lavorano quotidianamente in un importante servizio sociale, sanitario e di evangelizzazione. Grazie di cuore!

Il Centro Missionario Diocesano

GIORNATA MISSIONARIA DIOCESANA STRAORDINARIA

Oggi 13 dicembre, terza domenica di Avvento, celebriamo la Giornata missionaria straordinaria. Generalmente in questa domenica siamo abituati alla Giornata per la Caritas reggiana. Quest’anno sarà diverso visto che non si è potuta celebrare nella terza domenica di Quaresima la Giornata diocesana a causa dell’insorgere della pandemia da Covid-19.

E’ per questo motivo che ci ri-proponiamo in Avvento proprio perché anche il contributo della nostra Unità Pastorale può essere utile per le missioni diocesane in Albania, Brasile (Amazzonia e Bahia), Rwanda, India e Madagascar.

I missionari non sono in terra di missione solo a titolo personale, ma a nome di tutte le nostre comunità della Diocesi e ogni Battezzato, come ha detto il Vescovo Massimo nell’omelia della Veglia missionaria (ottobre 2020 a Pieve Modolena), dovrebbe sentirsi responsabilmente coinvolto nella condivisione. "Per questo in ogni battesimo –egli continua- c’è una vocazione missionaria, perché se il battesimo ci identifica alla persona di Gesù, ci identifica alla sua missione. Egli è il Missionario del Padre e noi siamo i missionari di Gesù."

Quest’anno, oltre alle fatiche della pandemia, è stato un anno particolare per la perdita di Antonina Neri, missionaria laica in Brasile dal 1966 e poi, a meno di un mese di distanza, quella di don Pietro Ganapini, in Madagascar dal 1961, entrambi tratteggiati nel disegno del manifesto della giornata.

E’ per questo motivo che abbiamo voluto far riferimento per questa Giornata Straordinaria a questi due “giganti” della Carità e Missione… Antonina infatti ci ha lasciato un suo appunto dove dice: “… vorrei essere generosa a tal punto da dividere tutto quello che ho…” e don Pietro dal Madagascar ci scriveva che: “… ho sempre pensato, grazie a Dio, ai poveri, soprattutto i bimbi più indifesi e senza voce, specialmente i bisognosi di istruzione e di educazione…”.

PREGHIERA AL CREATORE (dall’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco)

Signore e Padre dell’umanità, che hai creato tutti gli essere umani con la stessa dignità, infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno. Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace. stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno, senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre. Il nostro cuore si apra a tutti i popoli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che hai seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise. Amen