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Aree interne, 210 milioni per le attività produttive. Ripartiti i fondi tra i Comuni beneficiari dell’Appennino

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Come già annunciato, nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che sblocca 210 milioni di euro a favore della ripresa delle attività economiche, produttive e artigianali nei Comuni delle aree interne.

Spiega il Sindaco di Ventasso e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Antonio Manari: “Il fondo è rivolto in particolare alle piccole e microimprese dei comuni coinvolti nel progetto Aree interne. L’erogazione è suddivisa in tre annualità, dal 2020 fino al 2022, con possibilità di utilizzare la prima quota entro il 31 dicembre 2020".

I contributi vengono assegnati ai Comuni in base alla dimensione demografica, che prevede debba essere inferiore ai 5.000 abitanti, e a criteri di perifericità. Sulla base di questi criteri adottati dal Governo, i Comuni dell’Unione Montana che beneficeranno della norma sono:

  • Vetto, con 81.000 euro circa per le tre annualità;
  • Villa Minozzo, con 135.000 circa euro nelle tre annualità;
  • Carpineti, con 146.000 euro circa nelle tre annualità;
  • Toano, con 156.000 euro circa per le tre annualità;
  • Ventasso, con 150.000 euro circa per le tre annualità.

"Un provvedimento che intende sostenere le imprese e le attività produttive nel territorio montano per mantenere vive le nostre valli e invertire il trend demografico - afferma Manari”.

Aggiunge Enrico Bini, Sindaco di Castelnovo ne' Monti e delegato alle Aree Interne per l’Unione dell’Appennino: “Questi fondi, insieme agli altri progetti legati alla Strategia Nazionale Aree Interne, segnalano come sia possibile vedere effettive ricadute positive sul nostro territorio. Ricadute confermate anche dal successo del Bando della Regione Emilia-Romagna per i giovani che intendono acquistare la prima casa nei territori montani, e che sull’Appennino reggiano ha visto l’erogazione di ben 70 contributi, soprattutto nei Comuni del crinale.

Nei giorni scorsi, inoltre, ci siamo attivati con altri Sindaci per chiedere un’accelerazione rispetto ai progetti di copertura telefonica con la banda ultra-larga in tutti i Comuni. Oggi, con l'aumento delle persone che lavorano e studiano da casa - trend che sicuramente proseguirà anche dopo la pandemia - si può finalmente pensare di venire a vivere in Appennino per godere delle sue caratteristiche ambientali, culturali, sociali, senza dover rinunciare alle comodità della città".

2 COMMENTS

    • Casina è l’unico comune dell’area interna nostra classificato come “intermedio”, gli altri sono periferici e ultraperiferici.
      Inoltre supera i 3000 abitanti che è il limite posto dal decreto per questa tipologia di comuni per accedere ai contributi.
      La redazione