Home Cronaca Maltempo, numerosi smottamenti e allagamenti stradali nei comuni dell’Appennino

Maltempo, numerosi smottamenti e allagamenti stradali nei comuni dell’Appennino

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Sp79, Gombio di Castelnovo ne' Monti

Allerta arancione per piogge intense nel weekend appena trascorso: tra venerdì e sabato gli accumuli piovosi su tutta la provincia sono stati notevoli, provocando inevitabili disagi alla rete stradale. La stazione di Carnola-Castelnovo Monti di Reggio Emilia Meteo ha registrato più di 58 mm di pioggia caduta e i fenomeni non sono ancora terminati. Dopo una nottata con sporadici fenomeni sparsi, nelle prossime ore ci si aspetta una temporanea ripresa delle precipitazioni, con quota neve in graduale calo.

Al momento non si registra alcuna interruzione alla circolazione, ma quella di ieri è stata una giornata particolarmente impegnativa per le amministrazioni comunali dell'Appennino, che hanno costantemente monitorato le strade con l'aiuto della Protezione Civile, dei carabinieri e degli operatori stradali. Le forti precipitazioni, assieme alla neve dei giorni scorsi che si è sciolta in poche ore, hanno causato allagamenti stradali e smottamenti in quasi tutti i Comuni montani.

I danni maggiori si sono verificati a Montefaraone di Carpineti e a Gombio di Castelnovo Monti, mentre oggi la situazione più problematica è sulla Sp 486 che da Castellarano porta a Cerredolo, dove le squadre della Provincia sono al lavoro per ripristinare il fondo stradale.

Diversi anche i disagi causati, oltre che dalla forte e prolungata pioggia, anche da cattive pratiche di conduzione agricola-forestale e di cura degli accessi privati. In particolare, nei pressi del ristorante La Cueva a Canossa dei tronchi provenienti dal taglio del bosco sono stati gettati nel fosso, provocando la fuoriuscita di acqua. Lo stesso è successo in località Case Zobbi di Villa Minozzo, a causa di arature effettuate troppo vicine alla sede stradale e senza tagli trasversali e sulla Sp 19 a Fora di Cavola di Toano a causa di strade laterali con cunette e griglie di scolo ostruite o mancanti.

Sp 486 che da Castellarano porta a Cerredolo

A Quara e Vogno nel Comune di Toano, un fulmine ha inoltre fatto saltare la cabina dell'Enel, lasciando i due paesi senza luce per almeno cinque ore. "Abbiamo lavorato incessantemente per monitorare il territorio e risolvere eventuali rallentamenti alla circolazione - spiega Roberta Ruffaldi, assessore ai Servizi sociali e alla Sanità del comune di Toano. A nome dell'amministrazione comunale voglio ringraziare i contadini, che con i loro trattori hanno provveduto a spianare gli avvallamenti di fango che si sono depositati in strada e alla ditta comunale Bm scavi, che è prontamente intervenuta per rimuovere i detriti".

La Cueva a Canossa
Case Zobbi

9 COMMENTS

  1. Faccio un plauso alle amministrazioni locali e provinciali, in quanto si evince una manutenzione eccellente preventiva. I nostri soldi dove vanno? Si dovrebbero pulire fossi e cunette ma come sempre andiamo in emergenza per negligenza degli amministratori e delle amministrazioni.

    UN MONTANARO

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  2. Il montanaro dovrebbe seguire con più attenzione le vicende politiche del nostro Paese; gli amministratori non hanno più neanche i soldi per piangere, data la politica di taglio indiscriminato della spesa pubblica che vige in Italia dal 2012 (ma anche da prima). Non abbiamo più la manutenzione dei fossi, ma neppure delle strade, e non abbiamo più neppure gli ospedali. Gli amministratori locali possono solo scegliere quale spesa tagliare. Ringraziamo in coro il Fiscal Compact. Amen.

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  3. Aggiungo che, dal 1992 ad oggi, l’Italia ha cumulato un avanzo primario (differenza tra soldi incassati in tasse e spesa pubblica) di 700 miliardi, mentre la Francia, nello stesso periodo, è in disavanzo di altrettanto. Significa che l’Italia NON ha fatto spese pubbliche (tra cui, naturalmente, strade, autostrade, scuole, ospedali, assunzioni nel pubblico impiego per medici, pubblica sicurezza, eccetera) per 700 miliardi di euro, al contrario della Francia, per dire, che ne ha spesi altrettanti. Se le strade franano, o se non si puliscono i fossi, c’è un motivo.

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  4. Commento firmato, lo sa che in un’azienda privata se si vive di alibi si chiude ? Prenda l’esempio di Sicrea e Siteco aziende private cooperative gestite da ex amministratori falliti politicamente, sono fallite dando la colpa alla pandemia tutt’ora un corso , ma realmente erano fallimentari un partenza, con la differenza che loro vincono appalti solo perché appoggiati dalla politica. Mentre gli imprenditori che hanno lavorato in sub appalto e devono ancora incassare da oltre un’anno lavorano creando posti di lavoro. La differenza è che i politici usano alibi, gli imprenditori fanno fatti. Usano i propri soldi. Stessa cosa vale se sei manager di azienda privata e non fai utili vai a casa.

    UN MONTANARO

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  5. 58 mm ?? A Toano,ad esempio, ne risultano caduti oltre 100, 95 mm a Felina, oltre 150 al Cerreto. Ma anche 58 mm, se cadono in poche ore, possono essere tanti. Inoltre, per quanto non fosse tantissima, si e’ sciolta repentinamente la neve caduta tra mercoledi’ e giovedi’. Pioggia abbondante e scioglimento neve sono un mix a volte davvero pericoloso .
    Michele Lombardi

    michele lombardi

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  6. Non capisco bene il senso della risposta; il tema era: lo Stato non fa più spesa pubblica (neanche per la manutenzione delle strade) perché deve fare ‘austerità’, perché ‘glielo chiede l’europa’ quindi le strade franano. Se vogliamo fare polemica perché i politici se so’ magnati tutto, liberi di farlo. Io stavo dicendo che se non si fanno appalti pubblici, indipendentemente da chi li vince, non c’è trippa neppure per i subappaltatori, cioè per l’economia reale. D’altra parte, chi deve pagare la manutenzione delle strade pubbliche? I privati? il ‘Mercato’? Quanto al ‘dare la colpa alla pandemia’, date un’occhiata ai dati del PIL nazionale: vedrete un calo del 10%. Senza monetizzare la spesa pubblica, sarà un massacro, non solo per i subappaltatori.

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  7. Ma certo, come no? I pubblici dipendenti devono essere poveri, meglio se lavorassero gratis, per la gloria. Poi, però, assistiamo al penoso spettacolo di parlamentari che, non avendo più il famoso ‘vitalizio’, che è una forma di garanzia di indipendenza, per non perdere lo stipendio, sotto la minaccia di non essere rieletti, votano laqualunque, anche il contrario di ciò che hanno sostenuto per anni. I pubblici funzionari, i giudici, i parlamentari, devono avere la possibilità di non essere ricattabili economicamente. Questa è una forma di garanzia per il cittadino. Per la corruzione c’è il tribunale. La democrazia ha bisogno della politica e dei funzionari pubblici. Per l’antipolitica c’è l’antidemocrazia, cioè la dittatura. Contenti voi…

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