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A Castelnovo Monti finanziata la riqualificazione del centro culturale polivalente

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Era un intervento previsto da tempo, ma ora arriva alla fase concreta grazie anche al finanziamento da 1 milione di euro arrivato dalla Regione Emilia-Romagna: sarà riqualificato nei prossimi mesi il Centro Culturale Polivalente di Castelnovo Monti, un punto di riferimento per l’arte e la cultura in tutta la montagna, ospitando la sede appenninica dell’Istituto musicale Peri – Merulo e la Biblioteca comunale – Sala studio, oltre a diversi uffici e la sede di incontro dell’associazione giovani Jerry Can.

Spiega l’Assessore all’Urbanistica e al Bilancio Daniele Valentini: “È arrivata ai nostri uffici qualche giorno fa la comunicazione ufficiale da parte della Regione che riceveremo un contributo di 1 milione di euro per riqualificazione del Centro Culturale Polivalente. Eravamo in attesa da tempo, ed ora grazie al nuovo finanziamento della graduatoria legata agli interventi di rigenerazione urbana, abbiamo ottenuto questo importante contributo. Entro il 2021 quindi partirà il cantiere, che comporterà un investimento complessivo da quasi 3 milioni di euro. Una volta terminato vedranno finalmente la luce le Officine della Creatività, con la conferma in spazi migliorati della sede montana dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Peri-Merulo”, spazi dedicati alla progettazione delle politiche giovanili, e la maggior parte dei servizi culturali, con una forte espansione della biblioteca comunale “Raffaele Crovi” e delle sale studio, che registrano una sempre maggiore affluenza e sono un servizio utilizzato in particolare da studenti delle scuole superiori e universitari, non soltanto castelnovesi, ma di tutta la montagna”. Ma non si interverrà solo sullo storico edificio “a corte” in cui è ospitato il Centro culturale. Prosegue infatti Valentini: “Sempre entro il 2021 inizieranno i lavori di ristrutturazione di Palazzo Ducale, per un importo di circa 1,8 milioni di euro, grazie ai quali verrà realizzato il completo efficientamento energetico dell’edificio oltre al rifacimento della copertura. Questa importante riqualificazione porterà a un completo rinnovo di quello che di fatto rappresenta l’ingresso al paese di Castelnovo dal versante nord, e vedrà il suo naturale completamento con la sistemazione di tutta l’area antistante al Palazzo Ducale dove sono collocati i giardini pubblici, già in progetto seppur non ancora finanziata”. Oggi il Palazzo ducale è un’importante sede di servizi comunali e dell’Unione dell’Appennino, e al piano terra, dove un tempo erano collocate le stalle del palazzo fatto costruire dal Duca Ferdinando d’Este ai primi dell’800 come residenza estiva, poi negli anni divenuto Istituto scolastico, sede dei Carabinieri, poi sede di uffici pubblici.

Conclude Daniele Valentini: “Non dobbiamo considerare queste ristrutturazioni come un interventi isolati nel panorama dell’edilizia pubblica, ma una tappa all’interno di un preciso percorso di rigenerazione urbana del capoluogo. Percorso che ha visto la sua prima fase, negli anni passati, nello svolgimento di vari percorsi partecipativi (le Mappe di Comunità, il Forum Civico, alcuni focus group specifici sull’ex Consorzio Agrario e l’ex Cinema di Felina) con il coinvolgimento della popolazione e dai quali sono fuoriusciti  interessanti spunti per il miglioramento dell’assetto urbano, materialmente raccolti nel Masterplan per la rigenerazione urbana di Castelnovo e Felina, approvato dall’amministrazione comunale nel 2019. Un grande e articolato progetto che sta compiendo importanti passi avanti. Da inizio legislatura ad oggi sono stati messi in campo 16 milioni di euro per la ristrutturazione di edifici pubblici, sedi dei principali servizi erogati dal comune, il tutto senza aumentare il consumo del suolo ma cercando di recuperare quanto già esistente, in piena linea con la visione della nuova legge urbanistica promulgata dalla Regione ad inizio 2017. Nonostante la crisi sanitaria che stiamo attraversando, i progetti in campo sono davvero molti ed economicamente consistenti, ma questo non ci deve illudere di essere arrivati, di aver finito il nostro lavoro, poiché tanto ancora resta da fare. Basti pensare alle principali piazze del Paese e a tutte le altre frazioni che, seppur in modo differente rispetto a Castelnovo e Felina, necessitano, e giustamente ne hanno diritto, di interventi qualificanti e di recupero”.