Home Cronaca Picco di contagi a Ventasso: una quarantina riconducibili al mondo venatorio

Picco di contagi a Ventasso: una quarantina riconducibili al mondo venatorio

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Un super focolaio in comune di Ventasso. Quanto segnalava un lettore a Redacon alcuni giorni fa ha purtroppo trovato conferma. In soli venti giorni è risultata contagiata circa il 2% della popolazione.

Man mano si inasprivano le misure di contenimento, infatti, il mondo della caccia ha proseguito nella sua attività. Un settore che, come noto, ad esempio per le battute al cinghiale è organizzato per gruppi molto numerosi e quelli del Ventasso sono tra i più rinomati, richiamando appassionati anche dalla pianura. Si tratta in larga parte di personale anziano che, per altro, ha usufruito dei locali della Casa della Caccia di Collagna, con pranzi e cene. La Regione, intanto, ha riaperto la caccia pure in zona arancione.

La situazione si è fatta critica all’esplodere dei primi casi. Diverse le famiglie di appassionati del mondo venatorio che, loro malgrado, si sono ritrovate con il virus in casa. A Collagna, riscontrata la positività di un membro del personale scolastico dell'asilo, i genitori hanno smesso da giorni di mandare i bambini a scuola per sicurezza. Alle elementari scelta analoga per due o tre giorni.

La situazione è complicata dal ritardo nel somministrare i tamponi anche ai familiari dei contagiati. Alcune persone ammalate, pur positive, si recano in farmacia per il ritiro dei farmaci. “Un fatto inaccettabile che potrebbe avere anche conseguenze penali”. Come in altre situazioni già segnalate da Redacon, questo contagio non risulterebbe mappato e i numeri degli ufficialmente contagiati a Ventasso, negli ultimi 20 giorni, parlano da soli: 38 persone distribuite tra Ramiseto, Ligonchio, Collagna. Almeno una quarantina di questi sarebbero riconducibili al mondo venatorio e alle loro famiglie. 34 i casi positivi di isolamento fiduciario secondo quanto comunicato tre giorni fa dall’Ausl di Reggio.

Il sindaco Antonio Manari cerca di tranquillizzare. “Dieci giorni fa abbiamo avuto un picco di 7 contagi per poi riassestarci a due tre nuovi casi al giorno". "Ora la situazione va assestandosi - conclude Manari - quella dei cacciatori la ritengo una voce di paese alla quale non voglio dare particolare risalto”.

Enrico Chicco Ferretti, presidente della municipalità di Collagna: “So per certo che il mondo della caccia è un mondo importante da noi. In ogni famiglia c’è un cacciatore. Purtroppo sappiamo che il contagio avviene in ambito famigliare. I nostri paesi sono molto anziani, siamo come una Rsa a cielo aperto, ma anche una comunità molto piccola con gli stessi servizi, come i negozi, usufruiti da tutti”.

Anche durante l'ultimo consiglio comunale si è affrontato il tema del caso, quando il consigliere di minoranza Paolo Bargiacchi ha ricordato del focolaio “originato dalla Casa di Caccia di Collagna”.
Roberto Pagani, presidente Atc Re 4: “avevo avvisato i nostri gruppi che erano bandite le cene di caccia perché passibili di sanzioni. Avevo chiesto di non fare cene già da ottobre e ho ottenuto rassicurazioni sul fatto che non ne fossero fatte. Dubito che una squadra così seria e organizzata nella quale sono presenti anche membri del consiglio possa avere contravvenuto a questa importante indicazione”.

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In serata giunge questa nota dei cacciatori di Collagna, che potete leggere qui.

6 COMMENTS

  1. Ho frequentato per circa quarant’anni il mondo della caccia, questa, prima di dedicarmi a quella fotografica. Da giorni, mi arrivava la eco di una montagna in subbuglio, causa presunte leggerezze da parte dei cacciatori. Io, non ho certo modo di smentirle o confermarle. Mi risulta però che che anche in altre squadre di braccata, vi siano cacciatori positivi e più di uno ;se così fosse, sarebbe sbagliato accusare solo quelli di Collagna. Molti degli ammalati, li conosco benissimo ;a loro e a quelli che non conosco, auguro una pronta guarigione. Permettetemi però una considerazione extra_venatoria : spesse volte, sono stato molto critico nei confronti di Redacon che (a torto, o a ragione) ritenevo un pó troppo morbida, nei confronti del potere che, in questa regione ha un colore ben definito. Questa volta invece, mi tocca dare atto a questa testata, di avere avuto il coraggio di affrontare un problema molto sentito nella nostra montagna e che forse sarebbe stato più conveniente ignorare, occupandosi d’altro. No ;questa volta non è andata così. Grazie per aver portato alla luce questa vicenda, senza per questo, identificare necessariamente dei colpevoli, con un giudizio o peggio pre_giudizio, che sarebbe stato, quello sì, inaccettabile.

    Umberto

    • Firma - Umberto
  2. Sito AUSL .. 6 novembre 2 contagi (non 14) e 20 novembre 2 contagi (non 15)…

    Francesco

    RISPONDE LA REDAZIONE. Il lettore ha ragione. Il dato citato si riferisce ai morti progressivi (totali nel comune) di quelle giornate. Ci scusiamo dell’errore e correggiamo il testo.

    • Firma - Francesco