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Piste da sci, a Cerreto Laghi si lavora per ripartire. I gestori temono lo stop nelle vacanze natalizie

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Con la caduta dei primi fiocchi di neve in Appennino e l'arrivo di dicembre, le stazioni sciistiche come quella di Cerreto Laghi si preparano ad accogliere turisti e appassionati della stagione invernale, se non fosse per il Covid. Per quello che a molti sembra una questione marginale, per le stazioni sciistiche gravemente colpite da un inverno 2019-20 caratterizzato da scarse precipitazioni nevose e dal lockdown è una vera catastrofe.

Il Governo sembra infatti intenzionato a vietare le attività sciistiche per contrastare il rischio di contagio da Covid-19, almeno durante le festività natalizie. "Anche se potessimo partire domani - afferma Marco Giannarelli, della società proprietaria degli impianti di Cerreto Laghi, la "TurismoAppennino" - ci sono comunque delle difficoltà legate agli spostamenti nelle regioni arancioni o rosse". Fonti non autorevoli affermano che dal 3 dicembre l'Emilia-Romagna potrebbe tornare zona gialla e permettere gli spostamenti tra Comuni, anche se Cerreto perderebbe comunque il bacino di utenza principale, la Toscana attualmente in zona rossa.

La stazione di Cerreto Laghi, oltre ad essere quella attorno al quale ruota l'indotto maggiore, è anche quella che si è messa più avanti con i lavori in vista della nuova stagione. "Anche se le temperature specialmente notturne lo consentirebbero, abbiamo preferito aspettare per attivare l'impianto di innevamento, perché le incertezze sono troppe - afferma Giannarelli. La nevicata dello scorso weekend che ha ricoperto le piste di 20 cm di neve fresca è sicuramente un segnale positivo che fa ben sperare gli operatori locali, ma la paura di perdere la stagione causa Covid è ancora alta.

A Cerreto sono inoltre in partenza i lavori per costruire la nuova seggiovia Vallefonda: un nuovo percorso adatto ai meno esperti, che ospiterà anche il nuovo campo scuola richiesto a Cerreto ormai da tanti anni. La nuova seggiovia servirà una pista più a valle rispetto all'attuale arrivo delle piste e al centro del paese. Non sarà necessario abbattere alberi perché, di fatto, si riattiva un vecchio percorso ormai in disuso da anni. L'importo dei lavori è di 498.294 euro, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. I lavori dovrebbero andare avanti nei prossimi mesi, meteo permettendo, e la funivia potrebbe essere pronta entro l'estate.

Sempre entro l'estate dovrebbe poi riaprire anche il palaghiaccio, chiuso da più di un anno per un imponente intervento di riqualificazione strutturale e dell'impiantistica, molto complessa soprattutto per la realizzazione del ghiaccio. A questi progetti si guarda con speranza, anche se l'attenzione degli operatori è tutta rivolta al cielo, con il naso all'insù, per vedere sì se nevicherà ma anche per pregare che qualcuno gliela mandi buona.