Continua la collaborazione tra il Liceo Linguistico " Cattaneo dall'Aglio" e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy" curata direttamente dagli studenti, dell'anno 2020 - 2021.
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With the arrival of the virus, negative feelings such as anxiety, anger, insecurity and a deep fear have spread quickly in people's lives.
Hygienizers, face masks and social distance have become an integral part of everyday life and are the tools to fight an invisible enemy.
Unfortunately, this has undermined importance to essential values such as respect, solidarity, altruism and feelings like friendship and love.
Preserving and protecting people’s physical health in every possible way has apparently become the only common goal.
But are we sure that only physical health is enough to make us live a full and “colorful” life?
Despite the dramatic circumstances, the majority of people were confident that new rules on hygiene and healthcare would improve the situation and hoped for the return of those important values that had sadly weakened over time.
Unfortunately, after almost 9 months from the outbreak of the global pandemic the result achieved is not the one we hoped for and what the mass-media daily say about the virus might be the symptoms of a moral decay.
First of all, the “assault on supermarkets” that happened in the first week of general confusion is extremely useful to understand what we mean.
For many, buying huge amounts of food became one of the strongest priorities.
In addition to endless queues of people in front of almost all supermarkets, entire shelves emptied and “races” against time and very often against others showed a deep feeling of selfishness and lack of respect and altruism.
The situation is complicated by the fact that students and teachers have been forced to have classes online again.
Even exchanging a pen or simply hugging each other have become dangerous actions and now even impossible ones since the opportunities to socialize have been enormously reduced.
Another neglected aspect concerns children and teenagers who are obliged to spend one of the best periods of their life inside their homes, not really aware of what is happening in the world
Values as respect and equality could be replaced by selfish and individualistic behaviour, particularly with regard to the elderly (the most fragile and affected age group in our country).
However much in danger they may be, they deserve the same attention and care as the other age groups.
We must work together in order to be treated all in the same way regardless of age or physical condition
and, at the same time, trying to rediscover the importance of values like respect, responsibility and civic sense.
(Ernesto Zambonini e Federica Cavana, Classe 4ª Q Liceo Linguistico Cattaneo dall'Aglio)
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Può un virus distruggere i valori umani?
Con l’arrivo del virus, sentimenti negativi come ansia, rabbia, insicurezza e una profonda paura si sono velocemente diffusi nella vita delle persone.
Igienizzanti, mascherine e distanziamento sociale sono diventati parte integrante nella quotidianità e gli strumenti per combattere un nemico invisibile e sconosciuto.
Purtroppo ciò ha finito per sottrarre importanza a valori indispensabili come il rispetto, la solidarietà, l’altruismo e sentimenti come l’amicizia e l’amore.
Preservare e tutelare in ogni modo possibile la salute fisica delle persone è diventato l’unico obiettivo comune. Siamo sicuri però che la sola salute fisica basti a farci vivere una vita piena e colorata?
Sebbene le circostanze fossero drammatiche, la maggior parte delle persone erano convinte che le nuove norme igieniche e sanitarie avrebbero migliorato la situazione e speravano nel ritorno di quei valori importanti che si erano tristemente indeboliti nel corso del tempo.
Purtroppo a distanza di quasi 9 mesi dallo scoppio della pandemia il risultato raggiunto non è quello sperato e quanto affermato quotidianamente dai principali mezzi di comunicazione in merito al virus potrebbero essere i sintomi di un decadimento morale.
Innanzitutto, l’assalto nei supermercati verificatosi nella prima settimana di confusione generale è estremamente utile per meglio comprendere quanto detto in precedenza.
Per molti acquistare notevoli quantità di cibo era diventata una delle più sentite priorità.
Oltre a code interminabili davanti a quasi tutti i supermercati, a interi scaffali svuotati, a gare contro il tempo e molto spesso contro gli altri quello che rimane è un profondo sentimento di egoismo e l’abbandono del rispetto e dell’altruismo.
La situazione viene aggravata dalla vicenda degli studenti ed insegnanti costretti, ancora una volta, a riprendere le lezioni online.
Azioni come scambiare una matita o anche semplicemente un abbraccio sono diventati dei divieti, eliminando completamente qualsiasi forma di contatto fisico e di socializzazione.
Un ulteriore aspetto trascurato è la situazione dei bambini e degli adolescenti, costretti a vivere uno dei periodi più belli della loro vita segregati in casa o frequentando la scuola online, non sempre al corrente di ciò che sta succedendo nel mondo.
Valori come rispetto ed uguaglianza rischiano di essere sostituiti da comportamenti egoisti e individualisti, vedasi il caso degli anziani (la fascia più fragile e colpita del nostro paese).
Per quanto possano però essere più in pericolo, meritano come tutte le altre fasce di età, le stesse cure e attenzioni, stessi trattamenti e stessi ordinamenti.
Dobbiamo lavorare insieme in modo da essere trattati tutti allo stesso modo, specialmente manifestando valori di rispetto, responsabilità e senso civico.
(Ernesto Zambonini e Federica Cavana, Classe 4ªQ)