Un progetto di rigenerazione urbana del centro storico che coinvolge cittadini, associazioni e attività commerciali del Comune di Vetto: si tratta di “Collaboratorio Vetto”, che prenderà il via nei primi mesi del 2020, con il contributo del Bando per la Partecipazione 2019 della Regione Emilia - Romagna.
Parole chiave: territorio e il suo prodotto gastronomico, il Parmigiano Reggiano, alimentazione, benessere, turismo sostenibile, innovazione. Un percorso che intende riprendere le tradizioni locali e la memoria della comunità come punti di forza e motori dell'innovazione, per rendere di nuovo funzionali gli edifici che non vengono vissuti da tempo, riqualificare l’arredo urbano, il verde pubblico e le pavimentazioni stradali.
“Il progetto inizia ufficialmente oggi e ha come finalità principale quella di rigenerare dal punto di vista urbanistico, economico e sociale il capoluogo del nostro comune. Un progetto ambizioso per un piccolo comune di montagna, in cui l’Amministrazione Comunale crede fortemente e che, insieme ad altre azioni che verranno messe in campo a breve, potrebbe davvero cambiare un tessuto socio-economico che è attualmente in difficoltà”, afferma il sindaco di Vetto Fabio Ruffini.
Gli obiettivi del prossimo incontro, sabato 24 ottobre, sono definire in maniera condivisa le linee-guida per un futuro intervento di trasformazione e rigenerazione delle aree centrali di Vetto, intercettare le competenze e la creatività del territorio, il consenso e la crescita di progettualità attraverso un processo improntato alla trasparenza ed alla cooperazione.
Per maggiori informazioni visitare il sito del Comune di Vetto
Vendere fumo mi sembra sia diventata una specialità di tanti, specie dei politici. Spero solo che siano finiti i tempi in cui si faceva credere che i “coccodrilli” volano, volano bassi ma volano, solo perchè lo dice il partito e ciò che dice il partito non si discute. Che questi interventi abbiano il potere di cambiare il tessuto socio-economico di un territorio vorrei capire in che modo possano farlo. Per me è il solito cioccolatino dato per addolcire l’agonia di questi paesi montani, altro che sviluppo.
Sergio