Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro alla Salute, Roberto Speranza hanno firmato ieri il Dpcm con le nuove misure per contrastare il diffondersi del contagio da Covid-19. Le nuove restrizioni saranno valide per i prossimi trenta giorni, quindi fino all'11 novembre. Ecco cosa prevede
Obbligo di mascherine
Come già affermato dal Dpcm del 7 ottobre, è obbligatorio l'uso delle mascherine sia all'aperto che al chiuso, ad eccezione delle abitazioni private. Dall'obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l'uso della mascherina.
Vietate le feste sia al chiuso che all'aperto
Non sarà possibile organizzare feste né al chiuso né all'aperto ad eccezione dei matrimonio il cui limite massimo di invitati è fermo a 30 persone. Per le feste private il Dpcm si esprime con la forte "raccomandazione" di non invitare più di sei persone non conviventi e di usare, nel caso, la mascherina. Anche se, ovviamente, non ci sarà alcun controllo nelle abitazioni private.
Coprifuoco di bar e ristoranti
Bar e ristoranti dovranno infatti chiudere alle 24, ma dalle 21 non sarà già più possibile sostare o consumare bevande in piedi. I clienti dovranno quindi poter essere seduti e debitamente a distanza per poter essere serviti. Discoteche e sale da ballo restano chiuse, anche se è ancora permessa l'organizzazione di fiere e sagre.
Sport amatoriali
Ancora niente sulla chiusura di palestre o il divieto di praticare sport di contatto, anche se da oggi sono vietati gli sport di contatto avente carattere amatoriale, ovvero non appartenente ad una società sportiva. Questo significa che non ci si potrà ritrovare al campo per una partita a calcetto o ai giardinetti per giocare a basket.
Smart working e didattica a distanza
Per quanto riguarda lo smart working, il Dpcm si limita a raccomandare la modalità a distanza per i lavoratori pubblici e tutte le attività professionali che lo consentano. Il ritorno della didattica a distanza per le classi quarte e quinte delle scuole superiori è invece stata smentita, anche se questo potrebbe risolvere in parte il problema del sovraffollamento dei mezzi pubblici.
Quarantena "breve"
Infine, con una circolare del ministero della Salute firmata dal direttore generale Giovanni Rezza cambiano da ieri anche le regole sui tempi della quarantena e dell’isolamento fiduciario, che diminuiscono a dieci giorni. Quindi la quarantena obbligatoria si riduce di cinque giorni e basterà un solo tampone per poter uscire di casa.
La scelta di una quarantena di soli dieci giorni potrebbe essere stata incentiva dalle difficoltà del lavoratore nel prendere le ferie dal lavoro per poter effettivamente stare in isolamento. L'Inps ha infatti dichiarato come la quarantena non sia una malattia e per tanto non può essere retribuita nonostante sia obbligatoria.