UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)
San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,
Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone
Vita parrocchiale dal11al 18ottobbre2020
DOMENICA 11 ottobre | S. Messe: Carpineti ore 8.30(def. Vezzosi Domenica)ore 11.15 (pro populo)
ore 18.00(def. Margini Ennio) Pontone ore 10.00Pantano ore 10.00 | |
LUNEDI’ 12 ottobre | S. Messa: ore 18.00 (Filippi Remo e famigliari defunti) | |
MARTEDI’ 13 ottobre | S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) | |
MERCOLEDI’ 14 ottobre | S. Messa: ore 10.30 (libera intenzione) | |
GIOVEDI’ 15 ottobre | S. Messa: ore 18.00 (def. Piagni Corrado e Franco) | |
VENERDI’ 16 ottobre | S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) | |
SABATO 17 ottobre | S. Messe: ore 10.00 (libera intenzione) festiva: ore 18.00 (libera intenzione) a S. Donnino | |
DOMENICA 18 ottobre | S. Messe: Carpineti ore 8.30(libera intenzione)ore 11.15 (pro populo) ore 18.00(def. Montermini Giuseppe e Dimma) Pontone ore 10.00Pantano ore 10.00 |
Meditazione documentale. Invitati degni del banchetto di Dio. La convivialità è un momento gioioso della vita quotidiana e metafora ricorrente anche nelle Sacre Scritture. Nella Prima Lettura, il profeta Isaia, annuncia che Dio preparerà un banchetto squisito per tutti i popoli, segno che tutti riconosceranno Jhwh come unico Signore Salvatore. Le grosse vivande e i vini eccellenti sono immagine della felicità eterna riservata agli amici di Dio. Il velo e la coltre strappati, simboleggiano la definitiva vittoria di Dio sulla sofferenza e sulla morte. Paolo sa accontentarsi di poco ed essere così sereno tanto nell’abbondanza quanto nella carestia. Nella Seconda Lettura, egli ringrazia la comunità di Filippi per l’aiuto generoso che gli ha dato durante la sua prigionia. Dio stesso ricompenserà la comunità secondo la sua ricchezza, tanto più che l’aiuto ricevuto ha consentito all’apostolo una attività missionaria più intensa. Il Vangelo ci aiuta a comprendere che Dio invita ciascuno di noi a far parte del Suo Regno, ma l’essere introdotti nella sala del convito non è garanzia di Salvezza. Non basta l’appartenenza esteriore, è necessario rispondere all’invito di Dio con un serio impegno di vita cristiana, mettendosi in sintonia con i valori testimoniati da Gesù.
Ottobre missionario.Tessitori di fraternità. Il messaggio che Papa Francesco ci rivolge in vista della Giornata Missionaria Mondiale che sarà celebrata domenica prossima, 18 ottobre, si caratterizza per una forte spinta vocazionale, ispirandosi al profeta Isaia: “Chi manderò?” chiede Dio. “Eccomi, manda me”, è la risposta di Isaia e vuol essere la risposta di tutti coloro che hanno preso coscienza del loro essere “battezzati ed inviati”. In particolare, la vocazione missionaria si caratterizza nel portare a tutti gli uomini l’esperienza dell’Amore di Dio per tutta l’umanità: “Dio rivela che il Suo Amore è per ognuno e per tutti”. Nel contesto della Chiesa italiana, desideriamo tradurre questa vocazione missionaria in un appallo a tutti i credenti per diventare ‘tessitori di fraternità. Abbiamo vissuto un tempo di isolamento; abbiamo sperimentato la nostalgia delle nostre relazioni di fraternità ed amicizia. Vogliamo imparare a vivere nuove relazioni, non solo con le persone a noi care, ma con tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino, in particolare con coloro che maggiormente pagano le conseguenze negative della tempesta che ci ha investito. In questo percorso di riscoperta della fraternità, non ci mancherà certamente l’ispirazione che ci viene dall’esperienza e dalla testimonianza di tanti missionari che vivono la fraternità cristiana in mezzo a popoli e culture estremamente lontani e differenti, ma capaci di incontro e di comunione. Proprio mentre scrivo queste righe giunge la notizia della liberazione del missionario Padre Maccalli Pier Luigi che è stato per oltre due anni prigioniero. Ringraziamo innanzitutto il Signore e quanti hanno collaborato per la sua liberazione. Maria Regina del Santo Rosario e delle Missioni, Prima Missionaria e Suo Figlio Gesù, ci guidino e ci mostrino la nostra vocazione.
Ricordiamo i nostri morti. Lusoli Marcello di anni 92 deceduto a Poiago al Don Cavalletti il 2 ottobre. Di lui non conosco molto. L’ho incontrato solo da ospite della Casa Protetta. Non ha avuto figli e la sua lunga esistenza, iniziata a Carpineti, qui si è conclusa. Ha lasciato questo mondo il giorno in cui la Chiesa ricorda gli Angeli Custodi. Mi piace pensare che proprio il suo Angelo Custode lo abbia presentato a Dio, Padre infinitamente buono e misericordioso. Le sue nipoti hanno chiesto la benedizione per lui, impartita da Don Villiam. Il suo corpo sepolto in terra nel cimitero di San Prospero,vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.
Incerti Vincenzo di anni 64 deceduto a Castelnovo ne’ Monti il 6 ottobre. La notizia della sua dipartita, per espressa volontà sua e della famiglia, è stata annunciata a funerali avvenuti. Quanti lo hanno conosciutonon si aspettavano una così repentina conclusione della sua vita. Coniugato con Barozzi Simonetta, ha cresciuto la figlia Tania,che lo ha reso nonno di Diego. Ha maturato la pensione lavorando nel Mulino Canovi del Cigarello ed avendo così la possibilità di incontrare parecchie persone soprattutto legate al mondo agricolo. Nato e vissuto a Campovecchio, luogo che lui amava, lì coltivava le sue passioni, in particolare il castagneto ed i funghi. Non disdegnava il dialogo e la compagnia pur avendo un carattere riservato. Si è preso cura del papà Bonfiglio, assicurandogli la vicinanza di una persona che lo assistesse. L’ultima volta che l’ho incontrato, è stato proprio in occasione del funerale del papà che lo ha preceduto di pochi mesi. Si è spento alla vigilia della festa della Madonna del Rosario; a Lei lo affidiamo perché, come Madre di misericordia, lo introduca presso Dio. Il suo funerale, alla presenza dei soli parenti ed amici intimi, l’ho celebrato nella chiesa di San Donnino ed il suo corpo, sepolto accanto al papà ed alla mamma, nell’attiguo cimitero, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.
Offerte ricevute: In memoria di Mercati Corrado i famigliari per l’asilo parrocchiale.Ovi Corrado e Grappi Corrado per la parrocchia.In memoria di Incerti Vincenzo i famigliari per la chiesa di San Donnino. A tutti grazie!
La parabola del banchetto nuziale parla della chiamata di tutti i popoli alla salvezza, cioè alla comunione con Dio.
Alcuni rifiutano, altri rispondano all’invito, ma a tutti è richiesto l’abito nuziale che sta a significare la necessità della grazia.