Una nuova stazione sciistica e con pista camposcuola a Cerreto Laghi, dove il nostro comprensorio sale da 1344 metri slm. A breve distanza dal Passo del Cerreto, quindi, sorgerà un nuovo impianto di risalita a servizio di escursionisti e sciatori: una seggiovia triposto ad ammorsamento fisso.
Si chiamerà “Vallefonda” e, per la risalita, utilizza una precedente sciovia oggi rimossa. La nuova seggiovia servirà l’omonima pista, nota come camposcuola, e sarà anche a completamento della pista Belfiore.
Per il Comune di Ventasso, con Centrale Unica di Committenza la stessa Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano, si è conclusa la procedura di gara – deserta quando venne indetta la prima volta a giugno - lo scorso 4 settembre, la ditta vincitrice è risultata la Graffer srl di Lonato del Garda Brescia, storico brand che inizia a costruire impianti di risalita nel 1900. Si è aggiudicata i lavori per 498.294,33 euro con un ribasso d’asta di 400,83 euro. L’intervento è finanziato dalla Regione Emilia Romagna e venne confermato nell’agosto del 2019 dall'assessore regionale Corsini.
Tra le particolarità che emergono dalla relazione dell’ingegner Federico Murro, emerge che avrà una pendenza media di 28,54° (quindi non a rischio slavine) per una lunghezza di 305 metri con un dislivello di 87 metri. Avrà velocità massima di 2 metri al secondo in inverno (e di 1,6 d’estate) al secondo e un tempo di percorrenza di 120 secondi. A monte sorgerà la stazione motrice, con motore elettrico (oltre ad uno di riserva diesel), a valle quella tenditrice. La fune portante avrà un diametro di 36 mm. Tra i sistemi di frenaggio una particolarità: un freno meccanico che si azionerà in caso la velocità dell’impianto superi del 20% quella massima consentita. Molto contenuti gli interventi di sistemazione dei terreni.
Sono lontani gli anni record quando, al suolo, si ebbero anche 340 cm di neve. Più vicine nel tempo alcune polemiche tra favorevoli e contrari. Si era esposta poche settimane fa per la realizzazione della pista la Turismo Appennino, società di gestione degli impianti di Cerreto Laghi: "Siamo favorevoli alla realizzazione della nuova pista facile per principianti e bambini a Vallefonda. Alcune persone, le solite 2/3 che probabilmente non hanno a cuore il futuro di Cerreto Laghi, hanno agito volontariamente per bloccare i lavori di realizzazione della nuova pista a valle fonda fortemente voluta da noi". "Riteniamo che questa nuova pista, con annessa una nuova seggiovia, rappresenti il futuro per il nostro comprensorio che ha sempre sofferto la mancanza di un vero campo scuola. Con questa nuova pista infatti il nostro comprensorio sarà ancora più appetibile per famiglie e principianti e tutte le imprese turistiche e commerciali di Cerreto Laghi ne potranno beneficiare sia in inverno che in estate. Questa nuova pista infatti avrà una duplice valenza: sarà il luogo ideale per coloro che devono ancora imparare lo sci e poi amplierà ulteriormente il nostro comprensorio sciistico essendo collegata alle piste già esistenti. Senza questo intervento, interamente finanziato, non vediamo futuro per la nostra società e siamo pronti ad assumere delle decisioni drastiche in merito come valutare la chiusura definitiva degli impianti di risalita. Basta ostruzionismo e lavoriamo tutti insieme per lo sviluppo del nostro territorio".
Per la cronaca la superficie disboscata (da faggi in prevalenza) sarà di 3.400 metri (meno di mezzo ettaro), si provvederà alla sistemazione ambientale delle aree lavorate con sistemazione delle acque di scolo e rinverdimento con essenze erbacee.
Una grande notizia!!
Finalmente! Il Cerreto aveva veramente bisogno di questo impianto.
Alessandro Zampolini
Magari sale più in alto e forse trova la neve!
Marti
Speriamo sia la volta buona, avanti così.
Complimenti a tutti gli attori coinvolti.
E che sia un bell’inverno nevoso in quota…
Ciao!
Miriano Monnanni
Visto che la neve e’ ormai un ricordo, spero che l’impianto sia utilizzabile anche in estate.
Stalingrado
scusate ho visto che in fondo alla pista vallefonda c’e’ della vegetazione in crescita riscontrabile a quote piu’ basse tipo famiglia delle Fagaceae e al genere Castanea. Se la neve fa fatica ad arrivare a Cerreto Laghi msl 1344 come puo’ essere presente in questa pista?
In piu’ vorrei sapere come puo’ pretendere Giannarelli di avere in esclusiva gestione un opera pubblica senza una regolare asta e ancor di piu’ perche ‘ intende ricattare con parole tipo chiudo tutto?
Se chiude arrivederci e avanti un altro.
Paolo
Paolo Galassi
Buonasera egregio sig. Galassi
Intanto tengo a precisare che io nn ho rilasciato nessuna dichiarazione a Redacon .la mia intervista e’stata copiata dal mio profilo Facebook.
Nel dettaglio per sua informazione la Pista Vallefonda parte dalla stessa altimetria della seggiovia che si trova sul fronte lago, ci sono poche decine di metri di diversita’.
Inoltre io non ho parlato di mia gestione , so benissimo che la gestione se la possono aggiudicare anche altri, anche lei se vuole ..,visto che ci sara’ un bando pubblico.
Il mio voleva solo essere un segnale forte di contrarieta’ a chi nn vuole lo sviluppo della localita’.
Inoltre le vorrei rammentera che si io me ne posso andare ma quando lo decido io visto che al momento per sua informazione il resto degli impianti e di mia Proprieta’.
Saluti.
Marco Giannarelli
Turismo Appennino srl
Giannarelli Marco
Se qua in questo paese tutto è gratis mi metto io a gestire palaghiaccio e impianti di risalita nuovi tanto se paga lo stato chi sono io l’ultimo dei fessi?
Libero Belli
Mi sento in dovere di rispondere all’intervento del signor Giannarelli, il quale con molto vigore ed egocentrismo intende far valere la supremazia di una società di gestione da lui definita privata. Vorrei soltanto precisare che ora è possibile accedere auto storico di ogni ditta liberamente e il signor Giannarelli Marco non penso debba insegnare più di tanto agli altri, visto anche il suo passato e soprattutto visto quello che non è riuscito a fare al presente o che intende sognare per il futuro. Da buon imprenditore dovrebbe imparare ad essere responsabile di quello che fa, ma anche di essere più vicino alla gente della sua località, perché nel modo in cui si pone rischia soltanto di creare della confusione e dei confinamenti da parte della popolazione limitrofa. Il fatto poi di voler mettersi a discutere e ad essere puntiglioso sulla titolarità della proprietà mi sembra alquanto superfluo. Ripeto, ora la visibilità dello storico di qualsiasi impresa è di pubblica visione e con questo chiudo il mio intervento.
Conti
Per gli impianti di risalita a Cerreto Laghi teniamoci stretti la famiglia Giannarelli che di questi tempi si fà fatica a trovare chi gestisce un Bar o una qualsiasi altra attività al commercio, figuriamoci degli impianti sciistici in Appennino…
Complimenti ai Giannarelli per la passione e l’impegno profuso in questi anni e dopo una buona stagione estiva, in bocca al lupo per la prossima stagione invernale!
Miriano
Miriano Monnanni
Penso che state dimenticando che siamo in piena pandemia e parlare di aperture invernali in questo momento lo ritengo assurdo e insensato dato che e’ piu’ probabile che lo stato ci faccia richiudere tutto. Si diche che entro dicembre saremo a 16.000 contagi giornalieri. Fate un po’ voi….
laura
Finalmente una buona notizia per il Cerreto, dopo 50 anni un campo scuola con seggiovia in servizio anche estivo. La seggiovia dovrebbe servire anche un bike park, gommoni estivi zip lain e sci d’erba visto che il manto erboso lo permette.
Francesco G
Sig.ra Laura le nostre considerazioni si fermano di fronte ad una Pandemia conclamata, ci mancherebbe, la salute prima di tutto.
Un imprenditore però deve far fronte comunque a certi impegni e a certi investimenti, gli impianti per esempio vanno comunque testati meglio se prima dell’arrivo della neve…
Poi se come a Marzo 2020 verrà ordinata la chiusura degli impianti per ragioni di salute da parte del Governo, con tante perdite e mancati ricavi da parte loro ma vedrà che anche stavolta i proprietari degli impianti di tutta Italia chiuderanno.
Non si preoccupi per questo, noi qui parliamo nella speranza e con la convinzione che prima o poi torneremo alla definitiva normalità.
Miriano Monnanni