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Da Valestra a Rimini pedalando: l’esperienza di Federico Ruggi e Simone Schenetti

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Federico Ruggi e Simone Schenetti, entrambi di Valestra, sono partiti sabato 12 settembre in sella alle loro mountain bike: come meta, raggiungere il mare.

Non è il primo giro in bici che i due decidono di organizzare, ma sicuramente il più lungo. 230 km di sentieri sterrati e vie secondarie per un totale di due giorni, il tempo servito ai due ragazzi per arrivare da Valestra fino a Rimini in bicicletta.

Due anni fa raccontano di aver fatto la Via degli Dei, che dal centro di Bologna arriva fino a Firenze. “Un’esperienza a metà, visto che da Valestra a Bologna ci hanno accompagnato con il furgone. Quest’anno volevamo organizzare un percorso totalmente autonomo e non troppo difficoltoso da poter fare in un weekend”.

Zaino in spalla con il minimo indispensabile per lavarsi e l'attrezzatura per riparare la bici in caso di incidente e sono partiti. Il primo giorno il GPS conta 7 ore e 42 minuti di pedalata; arrivati a Forlì la sosta notturna in albergo e si riparte con calma il giorno seguente con solo 3 ore di sella. “Non volevamo fare un tour de force, ma goderci il paesaggio e l’esperienza in sé. L’obbiettivo era quello di fare i due terzi del percorso il primo giorno – spiega Simone – così da arrivare a Rimini per il pranzo della domenica e mangiare il pesce”.

Passati per Anzola, Bologna, Imola, Forlì-Cesena e arrivati finalmente a Rimini, con non poca soddisfazione e incredulità, Federico e Simone raccontano di essersi imbattuti nella fiera delle biciclette ospitata al Parco Fellini di Rimini. Dopo aver chiesto gentilmente l’uso della doccia a uno dei lidi sul lungomare ed essersi gustati il tanto meritato pesce, i due ragazzi hanno potuto quindi visitare la fiera.

Tra i progetti futuri, la prossima primavera Federico e Simone stanno organizzando un anello di quattro giorni intorno al Lago di Garda, andata e ritorno interamente in bici. “Il bello della bicicletta è che ti permette di visitare luoghi vietati ai motori ad una velocità tale da poterti godere il paesaggio. La soddisfazione immane di quando arrivi a destinazione e pensi <Ci siamo arrivati, chi l’avrebbe mai detto> dà più valore a tutto”.

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