Una rara foto di un branco di lupi. E la fototrappola di Umberto Gianferrari posta sulla Sparavalle (Castelnovo) li immortala.
E’ accaduto, infatti, che qui nei pressi della ss 63 un veicolo ha investito e ucciso diversi cinghialini. Tra Frassinedolo e Ca’ di Scatola Umberto ha posto una fototrappola e, dopo l’incidente, si è recato a controllare se i lupi fossero stati richiamati dal sangue.
Il risultato, in una zona che comunque è battuta da questi animali, è sorprendente: 5 lupi intenti ad annusare per terra.
Nei giorni scorsi, quindi, diversi fotoamatori di Reggio hanno immortalato un raro cervo, col muso bianco. E in questa foto di Gianferrari ecco l’animale nella Valle del Secchia. “Una immagine che di questi tempi è quasi un invito – spiega l’esperto di fototrappole – a indossare la mascherina”.
La foto del cervo lascia senza fiato, quella dei lupi un po’ inquietante….
Grande Umberto.
Ivano Pioppi
Riguardo all’aver definito “un po’ inquietante” l’immagine dei lupi, osservo che finora non vi è stato alcun “rimprovero”, né vibranti prese di distanza, da parte di quanti ritengono che la vista del lupo non possa che produrre suggestioni positive, e libere da ogni sentimento di inquietudine, e tantomeno di paura, verso detta specie.
Valuto favorevolmente la cosa, perché se da un lato è legittimo e rispettabile il pensiero di chi scommette sulla innocuità del lupo, con riferimento all’uomo, deve valere altrettanto per chi invece si trovi a non avere una eguale sicurezza, fino a preoccuparsi e semmai “inquietarsi” (causa, ad es., taluni comportamenti dell’odierno predatore).
Credo altresì che proprio dal confronto, e anche dallo scontro, tra tali rispettive e differenti posizioni, circa lo stato d’animo che può ispirare in ciascuno di noi la vista o la presenza del lupo, possa nascere un “modello” di convivenza uomo-lupo che non sia ben visto da una parte soltanto (ma trovi più larga approvazione nel sentire comune).
P.B. 24.09.2020
P.B.
Grazie ad Ivano e riguardo a P. B. sono convinto che il Lupo, non lasci indifferente nessuno. Chi estremamente PRO, chi, estremamente CONTRO. Un animale davvero straordinario (= fuori dall’ordinario). Nessuno, estremamente indifferente…. Il VERO, come spesso accade, credo stia nel mezzo…
Umberto
Coglie nel segno, secondo me, Umberto, nel dire che il Lupo non ci lascia mai “impassibili”, sino a farci schierare e dividere, incondizionatamente, tra PRO e CONTRO, ma io aggiungerei anche una terza categoria, “intermedia”, cui far appartenere quanti provano un doppio sentimento, ossia ammirazione mista a titubanza e a timore (che è forse la via di mezzo di cui parla Umberto).
Ma il tipo di emozione che può suscitare il Lupo in ciascuno di noi appartiene comunque alla sfera personale, mentre la “questione lupo” sta assumendo una dimensione più collettiva e “sociale”, come la presenza di altri “grandi predatori” laddove ha luogo, e quel ragionevole “stare in mezzo” in cui crede Umberto andrebbe allora tradotto in “qualcosa” che metta d’accordo un po’ tutti.
Come “qualcosa” intendo norme e regole che riescano a trovare il giusto equilibrio tra il “diritto” del Lupo a riabitare i nostri territori e quello degli Umani che vi allevano animali, o che vedono ad esempio con preoccupazione il suo avvicinarsi troppo agli abitati, e spetta alla politica di provvedervi (il farlo può non essere semplice, ma dalla politica ci aspettiamo anche decisioni poco facili).
P.B. 25.09.2020
P.B.
Ancora una volta tornati siamo alle solite … eppure il problema era già stato risolto più di ottocento anni fa.
– “Fratello Lupo perchè hai fatto del male ai tuoi fratelli uomini?Tutti ti odiano Fratello Lupo, hanno paura tutti di te, devi smetterla. Ma io sono tuo fratello e voglio che ci sia pace fra te e gli uomini, cosi sarete tutti tranquilli in questa città”. Quando il Lupo capì il suo errore scrollò la testa, fu allora che Francesco disse agli abitanti di Gubbio: “Il Lupo vuole vivere in pace con voi, lo desidera veramente – . (San Francesco d’Assisi, fonte wikipedia)
Giovanni Annigoni
Non riesco francamente a collegare con l’oggi quel fatto di otto secoli fa, a meno che Annigoni non si veda nella veste di chi può ammansire un lupo “feroce” come quello di Gubbio, ma anche ammesso che vi riuscisse ne resterebbero in giro molti altri che svolgono il loro naturale mestiere, ossia cercar prede con cui sfamarsi, il che può creare preoccupazione nei proprietari degli animali domestici che possono restarne vittima, nonché impensierire chi, a torto o ragione, teme per la propria incolumità.
O forse Annigoni – e sottolineo il forse, perché non voglio interpretare l’altrui pensiero – vuole dirci che la presenza del lupo va accettata così com’è “senza se e senza ma”; legittima convinzione, questa sua, se realmente così fosse, che deve tuttavia tener conto di chi ragiona in maniera diversa, pena il cadere in un indesiderabile “pensiero unico”, che credo non gioverebbe nemmeno al diretto interessato, ossia il Lupo, il quale si troverebbe nella condizione di venir caricato di colpe non sue.
A tal riguardo, e facendo ricorso ad un parallelismo, c’è chi non vede di buon occhio il fatto che i cani siano talora condotti in luoghi pubblici sprovvisti di museruola, o che i loro escrementi in aree pubbliche non vengano sempre raccolti dai rispettivi proprietari, ecc…, e tale disappunto o malcontento può alimentare ingiusti sentimenti di insofferenza, antipatia, o inimicizia, verso “l’amico dell’uomo a quattro zampe”, quando la responsabilità ricade unicamente sui relativi proprietari o conduttori.
Non vorrei cioè che al Lupo succedesse altrettanto, nel senso di suscitare avversioni e ostilità che, verosimilmente, andrebbero invece ascritte al come viene gestita la “questione lupo” dalla mano pubblica; infine, il lupo di Gubbio era in origine molto temuto, tanto da impensierire parecchio quegli abitanti, e solo il carisma del Santo riuscì ad abbonirlo (non so quindi se il riproporne l’immagine aiuti a tranquillizzare chi non è del tutto convinto della innocuità del lupo, ma è soltanto una mia supposizione).
P.B. 26.09.2020
P.B.
Visto che “carisma del Santo” non è bastato, provo con Lucio Dalla:
Guarda come son tranquilla io
Anche se attraverso il bosco
Con l’aiuto del buon dio
Stando sempre attenta al lupo
Attenti al lupo
Attenti al lupo
Tralascio di proposito il “ Living together “ che segue, per non dare spunto ad ulteriori “supposizioni”.
Giovanni Annigoni
W il Lupo! I veri animali son ben altri….
Se sbaglio mi corriggerete ( Papa Wojtyla )
Massimo Pinelli