In questi giorni di avvio delle scuole in modalità pandemia che si sovrappone alla consultazione elettorale di domenica e lunedì prossimi, si è discusso molto della possibilità di rinviare l'nizio della scuola o di spostare i seggi elettorali fuori dalle scuole. Non è un tema nuovo, ma forse non è mai stato affrontato con la necessaria determinazione.
I sindaco della Unione ne hanno parlato, ma solo Antonio Manari di Ventasso è riuscito nella impresa.
Di seguito i due comunicati che sono pervenuti in redazione in ordine cronologico.
UNIONE APPENNINO REGGIANO – I Sindaci della montagna intervengono rispetto alla richiesta di trasferire le sedi di seggio dalle scuole
In questi giorni, in vista della ripartenza della scuola, diversi cittadini hanno chiesto notizie in merito alla possibilità di trasferire dagli edifici scolastici le sedi di seggio elettorale, interessati dalla consultazione referendaria del 20 e 21 settembre per la riduzione del numero dei parlamentari. In questo modo sarebbe stato possibile evitare la chiusura per alcuni giorni delle stesse scuole, a così breve distanza di tempo dalla ripresa delle attività didattiche dopo mesi di assenza. In una nota unitaria, i Sindaci dell’Unione Appennino Reggiano spiegano perché questo trasferimento non sia stato possibile. Affermano i Sindaci di Castelnovo Monti, Carpineti, Casina, Toano, Vetto, Ventasso e Villa Minozzo: “Siamo tutti accomunati dall’essere Comuni medio – piccoli, e innanzi tutto questo comporta che non abbiamo una disponibilità così elevata di spazi alternativi che possano prestarsi ad essere sedi di seggio, al di fuori delle scuole. Anche perché, per poter essere approvato come sede di seggio, un edificio deve avere una serie di parametri alquanto rigorosi: devono essere presenti locali per le votazioni, altri per la presenza dei Militari, bisogna garantire la conservazione isolata delle urne nelle ore notturne, e quest’anno ci sono anche indicazioni in più per gli accessi vista l’emergenza sanitaria. Il Comune di Casina e quello di Carpineti ad esempio avevano provato a sottoporre una collocazione alternativa rispetto alle Scuole dell’Istituto Comprensivo, ma la Prefettura non le ha ritenute idonee. Ci sono poi da considerare tutte le altre procedure burocratiche necessarie per trasferire un seggio: andrebbe sostituito il certificato elettorale di tutte le persone coinvolte. A Castelnovo è stato necessario fare questa procedura per trasferire due seggi dalla scuola di via Fratelli Cervi che attualmente è in fase di ristrutturazione, e si è trattato di un’operazione lunga e complessa, partita settimane fa, con circa 3.000 certificati e altrettante lettere informative inviate agli elettori e alle elettrici. Per gli altri seggi della montagna dunque, seppur preso in considerazione, il trasferimento dei seggi al di fuori selle scuole è risultato impossibile. Ce ne rammarichiamo e comprendiamo i dubbi di chi fa notare la vicinanza tra la data scelta per la ripresa della scuola e quella dei referendum, ma su questa decisione non abbiamo avuto ovviamente alcun potere decisionale. Ci resta l’impressione che chi l’abbia presa non abbia tenuto in debita considerazione tali difficoltà che si sarebbero presentate per i comuni medio piccoli nel reperire sedi di seggio alternative. In questo periodo siamo tutti impegnati per far sì che l’anno scolastico riprenda correttamente e con le modalità migliori per conciliare la sicurezza e le esigenze di bambini, ragazzi e famiglie, questo resta il nostro obiettivo prioritario”.
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UNIONE APPENNINO REGGIANO – Manari precisa la situazione del Comune di Ventasso, dove i seggi sono al di fuori delle scuole
“Condivido le considerazioni dei colleghi Sindaci dell’Appennino, sicuramente è un’operazione complessa e non sempre possibile, ma devo precisare che alla fine il Comune di Ventasso è riuscito a trasferire tutti i seggi elettorali per la consultazione referendaria al di fuori delle scuole, così da non dover interrompere la normale frequenza scolastica a pochi giorni dalla riapertura. Condivido anche le loro considerazioni sull’obiettivo prioritario di questi giorni che è proprio una corretta ripartenza dell’anno scolastico”. Così il Sindaco di Ventasso Antonio Manari interviene per una importante precisazione rispetto alle considerazioni espresse dai Sindaci della montagna sulle difficoltà nel reperire sedi alternative di seggio per le votazioni del 20 e 21 settembre.
Queste dunque sono le collocazioni delle sedi di voto nelle varie frazioni del territorio, sulle quali in questi giorni stanno arrivando le comunicazioni dettagliate a tutti gli elettori e le elettrici interessate da cambiamenti di seggio: a Busana nell’edificio comunale della Municipalità, in via della Libertà 36; a Cervarezza nella sede comunale di Ventasso, in piazza Primo Maggio; a Talada nel Centro polifunzionale del paese; a Collagna nel Centro civico in piazza Romolo Ferretti ; a Cerreto Alpi nell’edificio parrocchiale in via della Chiesa 16; a Ligonchio nell’edificio comunale della Municipalità di Ligonchio in via Enzo Bagnoli 16; a Cinquecerri nell’ex edificio scolastico in via della Costa 45; a Ramiseto nell’edificio comunale della Municipalità di Ramiseto, in via Campogrande 22; a Succiso al Centro Visita di via Caduti del 25 Novembre.
“L’organizzazione e il trasferimento di seggi è sicuramente una fase complessa – conclude Manari – per cui ringrazio gli uffici e il personale che si è impegnato per far sì che con queste collocazioni l’avvio dell’anno scolastico potrà proseguire senza interruzione”.
Volere è potere: complimenti a Manari.
Ivano Pioppi
Complimenti al Sindaco Manari. La forza e la determinazione ha portato alla soluzione migliore .Grazie
C.G
CG
Complimenti…certo, ma qui stiamo parlando di un Comune dove fino a qualche anno fa i Comuni erano 4. Molto piu’ semplice trovare ex edifici comunali, scolastici inutilizzati da poter sfruttare come sede di seggio elettorale. Saluti
Andrea.S
In quel Comune i seggi dove sono stati istituiti?
R
volevo precisare che noi della municipalità di collagna avevamo già proposto da tempo di spostare i seggi dalle scuole al centro civico ma naturalmente il sindaco Manari si e ben guardato nel dire che era farina del nostro sacco
Stefania