Un "luogo dell'anima", per Roberta e Giancarlo, il vecchio mulino ormai diroccato, che hanno rilevato e ristrutturato qualche anno fa. Il torrente Dolo, che innerva e plasma questo territorio, accompagna il dipanarsi del racconto che fanno della loro scelta - loro, "doppiamente cittadini", quotidianamente divisi tra Reggio e Bologna. Ma che trovano qui, sul limes appenninico tra le province di Modena e Reggio, la loro dimensione più autentica.
Per Roberta, acquistare questo complesso, ubicato nel comune di Montefiorino, è stato un ritorno a casa, essendo lei originaria di Casina - ma per entrambi la montagna è luogo che reca con sé svariate opportunità, da quelle umane a quelle economiche e culturali. Questa, in definitiva, è la consapevolezza che anima il loro progetto di impiantare un agriturismo sui resti di un edificio produttivo preesistente.
D'altronde, questa esperienza ci rammenta come, anche in Appennino, frammenti significativi del passato possano tornare a rivivere - seppure con altre funzioni. Infatti, dalla macinazione del grano si è passati alla ricettività e alla promozione di eventi culturali - eppure, queste ultime, inedite attività sono congeniali alla posizione strategica del Podere rispetto alle vie storiche.
Ecco il link al quale potrete trovare la loro video intervista: