La fase 3 del Coronavirus vede crescere la necessità di vivere negli ambienti naturali incontaminati.
In tali circostanze, l’impegno dell’Ente nazionale delle montagne appenniniche e dell’associazione “dell’alpinismo lento”, necessariamente si sviluppa e mentre trova sempre nuovi punti di contatto, diviene un esempio, un modello da proporre, per invitare a vivere la montagna in modo giusto, adeguato ed a dimensione di tutti.
Così, lo scorso 26 agosto, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli, ed il presidente dell’associazione Mangia Trekking, Giuliano Guerri, hanno firmato un accordo di collaborazione volto alla promozione dei territori, attraverso le attività di alpinismo lento. Saranno infatti, gli attraversamenti sui crinali appenninici, le lunghe escursioni dal mare alla montagna, e gli importanti camminamenti volti ad evidenziare le vie ed i luoghi religiosi dei territori, nonché la valorizzazione delle ricchezze della tipica cucina locale, le attività di caratterizzazione del Mangia Trekking in Appennino.
Si tratta di “ format ” di promozione delle attività di alpinismo lento che a livello nazionale si concretizzano nel “ turismo lento”, traducendosi in economia positiva territoriale.
L’accordo, di fatto, considerata la collaborazione dell’associazione Mangia Trekking con il Parco Nazionale delle Cinque Terre, e con i Parchi Regionali delle Alpi Apuane, di Montemarcello Magra Vara, e di Portovenere, rafforza l’unione tra i Parchi del Mare, delle Valli e della Montagna. Un’area vasta, patrimonio UNESCO.