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“Grande sfida ai calci di rigore” a Cola, hanno calciato vecchie glorie, sindaco e ultraottantenni

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Nei giorni a cavallo del Ferragosto tra i tavolini del Break Bar di Cola è spuntata l’idea di una singolare iniziativa, per le 17 di domenica 16 agosto, al campo sportivo: una “Grande sfida ai calci di rigore”, così la presentava il volantino. Snella la formula: nessun limite di età né di provenienza geografica, obbligo della mascherina, 5 euro di iscrizione per finanziare il finale “rinfresco in compagnia” al Bar.
Il regolamento prevedeva il calcio di tre rigori per ciascun partecipante; restava in gara chi ne realizzava almeno due e quindi si procedeva con eliminazione diretta per errore fino a che restasse solo il vincitore.
La “Grande sfida” ha mantenuto tutte le promesse di sport in allegria, ma è stata anche l’occasione per rivivere i momenti più fulgidi della piccola-grande U.S. Cola che per un trentennio, con la sua maglietta arancione come quella dell’Olanda, si è fatta valere nel mitico Torneo della Montagna.
Infatti tra i 21 rigoristi iscritti c’erano “vecchie glorie” del Vetto-Cola che spopolava negli anni 1960 come Riccardo “Càlo” Ruffini; Gianfranco Giorgini colonna difensiva del Cola post scissione dal Vetto che vinse il Torneo nel 1984; Luca Crovi tra i protagonisti della squadra - guidata da Franco Ruffini altro rigorista - che primeggiò nel 2001, ultima vittoria e ultimo anno di partecipazione del Cola al Montagna.
Per la statistica, il rigorista ‘meno giovane’ in campo era Ivo Curini, ultrottantenne; il più giovane Matteo Genitoni, 23 anni. In mezzo anche il sindaco di Vetto, Fabio Ruffini, residente a Groppo, che ha superato primo e secondo turno, e il vicesindaco Aronne Ruffini, anch’egli arrivato al terzo turno.
Per gli annali sportivi e la cronaca locale, singolare la conclusione della gara: tra le risate e gli sfottò che hanno animato tutta la sfida, gli ultimi tre rigoristi rimasti in gara (Luca Crovi, Stefano e Matteo Genitoni, padre e figlio) continuavano a non sbagliarne uno, per cui è stato deciso su due piedi di assegnare la vittoria (ideale, solo gloria) al bravo portiere Lionello Boschiroli, sicuramente quello che aveva faticato di più.
Nel rispetto di mascherina e distanziamento, il finale “rinfresco in compagnia” al Break Bar è stato occasione di altri sfottò, allegria e ricordi conditi da qualche spuntino e un buon bicchiere di frizzantino.
In conclusione è venuto da sé l’arrivederci a quest’altr’anno, per l’edizione numero due della “Grande sfida ai calci di rigore” di Cola.

(Francesco Genitoni)