Riportare all’antico splendore il borgo di Mandra con l’annessa chiesa a Onfiano di Carpineti. Dedicata a Santa Liberata, il luogo di culto è stato meta di numerosi pellegrinaggi che vi si recavano per chiedere la benedizione della Santa, protettrice di tutte le partorienti. Ora, grazie all’iniziativa di numerose associazioni di volontariato, assieme al comune di Carpineti è nato un progetto di riqualifica unico nel suo genere.
L’unione fa la forza. Tante le associazioni in campo disposte a collaborare: il club per l’Unesco di Carpineti , il Melograno, Bailando per la vita e il Lions Club’s di Castelnovo ne’ Monti si sono infatti uniti nel segno della solidarietà per recuperare l’area.
Il comune, per prima cosa, acquisterà a breve lo stabile dalla curia per iniziare i lavori di restauro. E intanto, per sensibilizzare i cittadini e visitatori, sono state organizzate una serie d’iniziative, tra cui reading di gruppo, concerti e camminate che permetteranno di riscoprire un piccolo gioiello, dal valore unico.
La prima memoria di Mandra risale ai tempi di Matilde di Canossa. La “Corte di Mandra” fu da lei lasciata in eredità alla Curia Romana. Fra le personalità del posto del XII secolo ricordiamo Jacopo da Mandra, dottore in legge, cui è dedicato una via in città, laterale di via Adua. Il castro e la Cappella di Mandra, inoltre, sono richiamati già in un documento del 1065 come (probabilmente) appartenenti alla parrocchia di Onfiano. Nel 1814 il vescovo di Reggio autorizzò il rettore di Pianzano a erigere nell’oratorio di Mandra un secondo altare dedicato a santa Liberata.
L’evento. Giovedi’ 13 agosto è stato presentato il progetto Mandra e organizzato una camminata molto partecipata alla chiesa, con cena al sacco, e un concerto del duo Simone Pantani e Marco Baroncini sotto un cielo stellato. Per questo motivo è partita una raccolta fondi per sostenere il restauro a cui tutti i cittadini e fedeli possono partecipare.
“Mandra gode di una posizione che induce alla contemplazione, alla serenità e a un forte contatto con la natura – ha detto il sindaco Tiziano Borghi, durante il pellegrinaggio. – Chi si reca in questo santuario, si trova immerso in un verde unico, che non gli permettono nessun’altra visuale se non il cielo e i boschi circostanti.
Anche i rumori della civiltà sono spariti e le uniche melodie che si sentono sono il fruscio degli stormi, il canto degli uccelli e delle cicale .Questo luogo così spirituale, non poteva che avere un passato storico di tutto rilievo, con un feudo e nativi importanti quali Ubaldo, Federico, Guido e Jacopo da Mandra.
Mandra e il suo oratorio evocano e suscitano, nel cuore di tanti che lo conoscono o che discendono da pellegrini del passato, una forte emozione. Questo sentimento è il propulsore della lodevole iniziativa che vuole riportare il santuario di Mandra al centro di tanti devoti, pellegrini e camminatori. Sono sicuro che con la forza e l’unita di tanti sarà possibile portare a termine questo miracolo”.
Anche sui social l'iniziativa è stata notata. Numerose persone hanno lodato e ringraziato per la pulizia che è stata fatta in tutta l'area. Anche nella speranza che chi vi reca addotti le dovute accortezze.