Riceviamo e pubblichiamo l'intervista di Giulia Ovi a Marco Mattia Cilloni, voce solista del gruppo folck-rock "Lassociazione".
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Lassociazione torna live domenica 9 agosto
Dopo mesi di note sospese, di “musica live interrotta" domenica 9 agosto torna in concerto a Corneto di Toano Lassociazione, gruppo folck-rock storico, nato nella primavera del 2009 dal desiderio di Marco Mattia Cilloni, Giorgio Riccardo Galassi e Gigi Cavalli Cocchi. Il gruppo si esibirà alle 21.30 in occasione della Festa dell'agricoltura.
Un ritorno molto atteso di un gruppo che è entrato nel cuore delle persone che si riconoscono in canzoni che parlano di storie, che testimoniano la cultura e i valori del nostro territorio. Una terra “cruda e selvaggia” - per citare una loro canzone - che ha voglia di tornare a suonare, ad ascoltare e cantare le atmosfere del crinale, per omaggiare i suoi luoghi e la sua gente.
Grande l'emozione di tutto il gruppo per questo ritorno live, di cui ci parla Marco Mattia Cilloni, voce solista del gruppo, che abbiamo incontrato alla vigilia del concerto e che ci ha raccontato di come ha vissuto questo periodo lontano dalle piazze e dai teatri e cosa ha rappresentato per lui questo tempo come uomo e come artista.
“Qui in quarantena ci stiamo circa dieci mesi all'anno, siamo distanti da tutto, la cosa positiva è che mi sono preso questo tempo per dedicarmi e per pensare alle mie cose con la costanza che necessitano: questo mondo veloce non te lo permette, purtroppo neanche in Appennino".
Un tempo preso, appunto, che ha inciso positivamente sull’attività creativa di musicista di Marco, che ci rivela in anteprima alcuni progetti futuri de "Lassociazione".
“Io e Giorgio (Galassi) avevamo già in mente alcune idee, che in questo periodo si sono concretizzate. Abbiamo scritto molto, abbiamo praticamente chiuso un album, sarà particolare, un concept che ruoterà intorno ad una certa atmosfera, molto attuale, secondo me. Vi posso dire che ad ottobre lo registreremo.
La voglia di salire sul palco per godere della bellezza della musica è tanta. Siamo emozionati, ci siamo lasciati a gennaio, sono parecchi mesi, quindi siamo contenti di tornare e ringraziamo l'organizzazione della Festa di Corneto che ci ha riconfermato la data, nonostante le difficoltà e le restrizioni. Speriamo davvero di ritornare a suonare costantemente".
Ma come cambierà il modo di fruire la musica dal vivo, anche quella d'autore come in questo caso? La musica è anche fisicità, collettività, crea una connessione fisica.
“Il pubblico soprattutto nel momento finale di un concerto manifesta con i balli, con la vicinanza l’affetto, lo senti, la gente ha bisogno di venirti a dire che si è divertita. In questi giorni ci ho pensato, vedere tutti a distanza con le mascherine sarà una cosa particolare, ma speriamo di divertire ugualmente".
Ad aprire il concerto, come in alcune occasioni precedenti, giovani artisti emergenti: domenica toccherà ad Annaré, cantautrice giunta al suo secondo album dal titolo “Mezzanotte", che definisce i live “ la portad'ingresso della perdizione".
Come sottolinea Marco questa: “Non è una cosa così consueta ultimamente, a volte c'è una sorta di resistenza a condividere il palco con altri artisti, ma credo che anche per il pubblico sia una cosa bella, un valore aggiunto, se ci sarà la possibilità continueremo a farlo".
E noi ce lo auguriamo. Speriamo davvero che si possa tornare ad ascoltare la musica dal vivo in sicurezza, ma con costanza perché l'ascolto, la cultura musicale creano benessere e generano un ricordo che rimane nel tempo e contribuisce a creare una sorta di “raccolta sonora" della nostra storia personale e della nostra gente.
Giulia Ovi