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La vipera: lottiamo corpo a corpo?

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“Nel bosco, siamo noi ospiti! È severamente vietato  ucciderli, catturarli o disturbarli!” è questo il sentito appello a tutela dei rettili più temuti dall’uomo, le vipere, lanciato da un membro – Ilies Cristian Ionut - del gruppo Facebook Ghiggne d’Aipa (Facce d’Appennino). Come prevedibile, complice anche una foto con il primo piano delle teste dei temuti serpenti italiani, questo appello suscita un vivace dibattito, a tratti esilarante, a volte anche per i simpatici errori di battitura che, volutamente, omettiamo.

Per Ermanno “Non dimentichiamo , però, che sono esseri che possono provocarci la morte! Se li incontriamo abbiamo il diritto e il dovere di difenderci. Dopo, solo dopo, accetto tutte le considerazioni pseudofilosofiche”, la risposta di Rosanna: “difendersi da un attacco è una cosa… Ammazzarle a prescindere, anche se non attaccati , è un' altra”. Nicola non ci sta e non brilla di ottimismo: “è impossibile ‘difendersi’. Se la vedi cambia strada, sicuramente fuggirà. Se non la vedi sarà lei a vedere te, e forse sarà troppo tardi”.

Non accetta l’invito di Ilies Marco: “Sì, no difatti se vedo una vipera gli faccio cari..”. Gian Marco: “Se ti dovesse mordere, ucciderla non servirebbe a nulla , se invece fai un combattimento corpo a corpo lì hai il diritto di difenderti!”.

La drammatica testimonianza di Elisa: “la settimana scorsa un mio conoscente, è stato morso mentre lavorava l'incolto di casa, da una vipera non pervenuta. Nel senso che lui manco si è accorto di esser stato morso, tranne quando a casa si è accorto di avere un polpaccio livido e parecchio dolorante presso il morso. Pronto soccorso e ricovero di 48 ore in medicina d'urgenza. è stato fortunatissimo, il morso era incompleto (santo stivale) e molto piccolo. L'aspide non è stato identificato, ma il mio conoscente non ha avuto gravi ripercussioni , a parte i rimproveri da parte di moglie e figli 😉 . Bisogna esser molto prudenti in questa stagione”.

Leo categorico ammonisce i serpenti: “quindi: girino al largo dalle case, così possono vivere. Altrimenti... niente, si devono uccidere”. E Anna Maria le minaccia di esproprio: “Ammazzarle nel bosco no ok, ma so per esperienza che fanno loro un territorio e se questo territorio è nei dintorni di casa mia dove giocano bambini, allora qualcuno deve venire a fare l'esproprio”.

Silvia rievoca un attacco: “mah una volta passavo – per la sua strada ndr? - e lei mi è venuta incontro per attaccarmi ... non è successo niente di eclatante , con un bastone si è spaventata e se ne è andata. Speriamo che loro non uccidano noi, anche se siamo ospiti – a casa delle vipere !? ndr -, o i nostri cani”.

Willy Reggioni

Per un parere adeguato sul tema interpelliamo Willy Reggioni, responsabile del servizio di conservazione della natura del Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano. “Di solito le vipere sono pacifiche e non attaccano l’uomo se non si sentono veramente in pericolo. Si difendono col morso solamente se vengono disturbate da vicino, quindi attaccano per paura, ma nella maggior parte dei casi scappano al semplice rumore di noi che ci avviciniamo”.

Che fare allora qualora se ne avvisi una?

“E’ molto semplice - risponde Reggioni -: 1. restare molto tranquilli, 2. arrestare il passo in modo da non fare sentire la vipera minacciata dalla nostra presenza, 3. tenerla sotto controllo, 4. Guadagnare lentamente una distanza di sicurezza e attendere che si allontani, 5. eventualmente procurare del rumore per metterla in fuga”.