Continua la collaborazione tra il liceo linguistico "Cattaneo dall'Aglio" e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy" curata direttamente dagli studenti, dell'anno scolastico 2019-2020.
In this article we’re going to talk about the request to change some definitions in Oxford dictionaries. Alison Flood, who’s a reporter, wrote an article about this request on the Guardian.
The leaders of Women’s Aid and Women’s Equality Party are part of the signatories of the letter asking Oxford University Press to change some “sexist” definitions. The letter underlines the fact that some definitions of the word “woman” in Oxford dictionaries contain derogatory and sexist examples. This word includes synonyms such as “maid” and sexist examples such as “I told you to be home when I get home, little woman!” or “Don’t be daft, woman!”. While in the definitions of the word “man” there are examples that include qualities such as courage, spirit and hardness. Examples and definitions like these reinforce stereotypes about women, and this is dangerous because language implies a lot about the real world.
This is nothing more than an example of daily sexism, which is sad and extremely harmful. This letter was the last move of a campaign launched last year by Maria Beatrice Giovanardi. Her petition, which asked to change the definition of woman in the dictionary, was signed by more than 30,000 people. Changing derogatory and sexist definitions is a good start to minimize daily sexism.
The letter was also signed by linguists and academics, for example by Mandu Reid, leader of the Women’s Equality Party, Deborah Cameron, Professor of Language and Communication at Oxford and Nicki Norman, managing director of Women’s Aid Federation of England.
A spokeswoman from Oxford University Press declared that their dictionaries represent how the language is used by people in their daily life, and how their editorial approach shows that they want to provide an extremely accurate representation of language, even if in some cases it means reporting examples of common sayings which can be offensive and degrading. This helps readers to understand the nuances of language and to understand how language evolves.
However dictionaries are essential learning tools, which are used in schools and libraries all over the world. That’s why such synonyms and examples do nothing but reinforce these negative ideas and that’s dangerous, since language has great repercussions on the real world and it can influence the way women are treated.
We think that the request to change definitions of woman in dictionaries is very important, because although many people deny it, women are still considered “inferior” in many countries and also in developed countries full equality has not been achieved yet. Language can play an important role in changing attitudes. Realizing that language, too, is sexist is another step to real empowerment of women. Even just by changing the definition of a word in a dictionary you can improve everyday life, and so help women know their worth.
Aya Essadiki e Mariavittoria Albertini 4ªQ
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L’importanza di cambiare le definizioni di “donna” nei dizionari Oxford: come il linguaggio può modellare gli atteggiamenti sociali.
In questo articolo parleremo della richiesta di cambiare alcune definizioni nei dizionari Oxford. Alison Flood, una giornalista, ha scritto un articolo su questa richiesta per il Guardian.
I leader del Women’s Aid e del Women’s Equality Party fanno parte dei firmatari della lettera che chiede alla Oxford University Press di cambiare alcune definizioni ‘sessiste’.
La lettera sottolinea il fatto che alcune definizioni della parola ‘donna’ nei dizionari Oxford contengono esempi dispregiativi e sessisti: sinonimi come “domestica/signorina(zitella)” ed altri esempi sessisti come “Ti ho detto di essere a casa quando torno, donna!” o “Non essere sciocca, donna!” Mentre nelle definizioni della parola ‘uomo’ ci sono esempi che includono qualità come il coraggio, lo spirito e la durezza.
Esempi e definizioni come queste rafforzano gli stereotipi sulle donne, e questo è pericoloso perché il linguaggio rispecchia ed influenza il mondo reale.
Questo non è altro che un esempio di sessismo quotidiano, triste e estremamente dannoso.
Questa lettera è stata l’ultima mossa di una campagna lanciata l’anno scorso da Maria Beatrice Giovanardi. La sua petizione, che chiedeva di modificare la definizione di donna nel dizionario, è stata firmata da più di 30.00 persone.
Cambiare le definizioni dispregiative e sessiste è già un buon inizio per ridurre al minimo il sessismo quotidiano.
La lettera è stata firmata anche da linguisti ed accademici, come ad esempio da Mandu Reid, leader del partito per l'uguaglianza delle donne, Deborah Cameron, professore di lingua e comunicazione a Oxford e Nicki Norman, Amministratore delegato della Women’s Aid Federation of England.
Una portavoce dell’Oxford University Press ha dichiarato che i loro dizionari rappresentano come la lingua sia usata nella vita quotidiana, e come questo approccio editoriale dimostri che si vuole fornire una rappresentazione del linguaggio estremamente accurata, anche se in alcuni casi questo significa riportare esempi di modi di dire che possono risultare offensivi e dispregiativi. Questo aiuta i lettori a capire le sfumature del linguaggio e a comprendere come si evolve la lingua.
Tuttavia i dizionari sono strumenti essenziali per lo studio, che vengono usati nelle scuole e nelle biblioteche in tutto il mondo, per questo sinonimi ed esempi del genere non fanno altro che rinforzare queste idee negative ed è pericoloso, dato che la lingua ha grandi ripercussioni sul mondo reale e può influenzare il modo in cui le donne vengono trattate.
Noi pensiamo che la richiesta di cambiare le definizioni di donna nei dizionari sia molto importante, perché anche se molte persone lo negano, le donne sono ancora considerate “inferiori” in molti paesi e anche nei paesi sviluppati non è ancora stata raggiunta una piena uguaglianza. La lingua può svolgere un ruolo importante nella creazione di nuovi atteggiamenti. Rendersi conto che anche il linguaggio è sessista è un altro passo verso l’emancipazione reale delle donne. Anche solo cambiando la definizione di una parola si può migliorare nella vita di tutti i giorni, e così aiutare le donne a conoscere il loro valore.
Aya Essadiki e Mariavittoria Albertini 4ªQ