Antonio Manari lo aveva anticipato a Redacon a inizio anno: risorse dedicate alle persone che, risiedendo nel Comune di Ventasso, lavorino altrove. Una forma di aiuto finalizzata a sostenere l'abitabilità delle ex municipalità di Collagna, Ligonchio, Busana e Ramiseto così distanti dai più noti centri artigianali e industriali della provincia.
Un'idea, aveva ricordato il sindaco, nata dal confronto coi giovani del territorio. Tra le idee messe in atto - tra cui quella dell'affitto gratis per chi attua smart working - quella di “riconoscere un piccolo contributo per i genitori di ogni nato e residente a Ventasso, da spendersi in acquisti nei negozi dei nostri paesi. Abbiamo destinato 9.000 euro a questo fondo. Un’ altra idea consiste nel dare un rimborso ai pendolari lavorativi – gente che vive qui ma che lavora a Modena o Reggio – e che quotidianamente fa oltre 100 km di strada. Daremo una carta carburante, per un rimborso parziale dei costi”.
Ora il bando è operativo. Lo si può leggere qui. Per accedervi ed ottenere sino a 200 euro l'anno (erogati con carta carburante valida per i distributori del territorio comunale) occorre fare domanda entro fine anno al Comune di Ventasso, con alcuni requisiti. Il bando è rivolto a color che, oltre che residenti da almeno due anni, siano lavoratori dipendenti, autonomi, imprenditori o ditte individuali, liberi professionisti, con attribuzione di partita Iva, con sede lavorativa al di fuori del territorio comunale, distanza minima percorsa di oltre 45 Km, per attività lavorativa non inferiore a 4 mesi rispetto al periodo del presente bando (01.01.2020 - 31.12.2020). Occorre documentare di avere necessità di raggiungere il luogo di lavoro almeno 4 giorni alla settimana e mantenere la residenza e la dimora abituale nel Comune di Ventasso per l’intero 2020. E' quindi richiesta una macchina di proprietà del richiedente o di uno dei componenti il nucleo familiare con il possesso della relativa patente di guida.
La dotazione finanziaria è di 9000 euro complessivi. Solo nel caso di parità tra più istanze ed in caso di eccedenza delle domande rispetto allo stanziamento, accede l’avente diritto che possiede il seguente requisito maggior distanza dal luogo di lavoro, ha più figli a carico, minore Isee nel 2019.
Sono esclusi dalla misura coloro i quali utilizzano mezzi aziendali per recarsi sul luogo di lavoro; percepiscono indennità aziendali per spese di viaggio; hanno diritto all’uso gratuito di un mezzo di trasporto pubblico di linea; non possiedono la patente o per il periodo di sospensione della stessa; chi usufruisce, in qualità di passeggero, di mezzo altrui, per recarsi sul posto di lavoro.
Il Comune si riserva di fare verifiche e controlli sulla veridicità di quanto dichiarato.
Considerando lo sforzo per piccoli comuni è lodevole, ma per uno che per 240giorni all’anno fa 100km al giorno sono meno di 1euro al giorno…Considerando che per “altri” se ne spendono 35 al giorno…visto che si parla di razzismo forse è ora di considerare la discriminazione contro i montanari
Cristian
ma chiedi di poter lasciare il tuo posto di lavoro ad ‘altri’ e che diano a te i 35 euro
annalisa
Bella iniziativa, ma perchè non estenderla anche agli studenti universitari? L’università più vicina si trova comunque a Modena, Parma o Reggio Emilia: in ogni caso gli studenti sono costretti a fare circa 80 km di viaggio oppure ad affittare un appartamento in città con spese a carico della famiglia (e non tutti se lo possono permettere).
R