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Bollettino unità pastorale di Carpineti

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UNITA’ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 21 al 28 giugno 2020

 

DOMENICA 

21 giugno

Aperte le chiese di Carpineti, con N°88 e Pontone con N° 28 partecipanti per ogni celebrazione. S. Messe ore 8.30 (secondo intenzione) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (def. Salvaresi Edmea)        Pontone ore 10.00

LUNEDI’

22 giugno

S. Messa: ore 18.00 (def. di Mercati Gianni) in chiesa                       
MARTEDI’

23 giugno

S. Messa ore 18.00 (de. Biagini Giovanni) in chiesa
MERCOLEDI’

24 giugno

 Se hanno perseguitato il Figlio di Dio perseguiteranno anche i suoi discepoli.

Oggi il Signore ci rassicura: il Padre celeste veglia sui suoi figli: la nostra vita è nelle sue mani e nessuna persecuzione potrà strapparcela.

Solennità di San Giovanni Battista

S. Messa: ore 10.30 (libera intenzione) in chiesa

GIOVEDI’

25 giugno

S. Messa: ore 18.00 (def. Valcavi Elide) in chiesa
VENERDI’

26 giugno

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) in chiesa
SABATO

27 giugno

S. Messa: ore 10.00 (libera intenzione) in chiesa
DOMENICA

28 giugno

Aperte le chiese di Carpineti, con N°88 e Pontone con N° 28 partecipanti per ogni celebrazione. S. Messe ore 8.30 (libera intenzione) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (def. Cavalletti Vincenza)        Pontone ore 10.00

 

MEDITAZIONE DOMENICALE. Il giusto vivrà per la sua fede. C’è sempre un po’ l’equivoco che la missione sia un “andare”, un “dire”, un annunciare contenuti che abbiamo ricevuto. E, per molti aspetti, è proprio così. D’altra parte, la liturgia della Parola di questa domenica ci aiuta a prendere in mano la nostra vita e a considerare come la “missione” sia la vita stessa dei credenti. Nella prima lettura il profeta Geremia prova angoscia per il fatto che la calunnia che sente intorno a lui (“denunciatelo! Sì, lo denunceremo”) si trasforma in triste realtà. Persino i suoi amici sono pronti ad attendere la sua caduta, una specie di vendetta che lo vede umiliato e prostrato. Eppure, il suo cruccio è proprio quello di verificare come la sua condizione sia frutto di ciò che il Signore gli ha detto di annunciare. Se è così odiati è perché dice ciò che il Signore gli ha consegnato. Per questo la sua fede rimane salda e la paura per ciò che gli potranno fare i nemici non prende il sopravvento. La lettera ai Romani, nella seconda lettura, presenta il tema della grazia e del peccato, attraverso le figure del secondo Adamo, Cristo, e del primo Adamo. Questa è la buona notizia, che il dono della grazia, in Cristo, si è riversato su tutti con abbondanza. La buona notizia ora fa parte della missione misericordiosa della chiesa che vuole che tutti si salvino. Infine il vangelo parte dal discorso missionario di Gesù ed evidenzia la possibilità per i discepoli di dover rischiare molto per lui e per il suo messaggio. Ma il Signore è al loro fianco. Chiede di essere riconosciuto con la loro vita. La missione dunque, non è una tecnica da imparare, è piuttosto una comunione da vivere con gratuità e un messaggio che porta in sé la presenza di Cristo salvatore.

GIOVANNI BATTISTA è l’unico Santo, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra il giorno della nascita terrena (24 giugno), oltre a quello del martirio (29 agosto). Tra le due date, però, quella più usata per la venerazione è la prima. È patrono dei monaci, battezzò Gesù nelle acque del fiume Giordano, morì martirizzato ed è chiamato il “Precursore” perché annunciò la venuta di Cristo. È l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. Nel Vangelo di Luca (1, 5) si dice che era nato in una famiglia sacerdotale, suo padre Zaccaria era della classe di Abia e la madre Elisabetta, discendeva da Aronne. Perché si festeggia il 24 giugno? Essendo la nascita di Gesù fissata al 25 dicembre, quella di Giovanni doveva essere celebrata sei mesi prima, secondo quanto annunciò l’arcangelo Gabriele a Maria. Cosa significa il suo nome? Giovanni fra i nomi maschili, ma anche usato nelle derivazioni femminili (Giovanna, Gianna) è il più diffuso nel mondo, tradotto nelle varie lingue; e tanti altri santi, beati, della Chiesa, hanno portato originariamente il suo nome; come del resto il quasi contemporaneo san Giovanni l’Evangelista e apostolo, perché il nome Giovanni, al suo tempo, era già conosciuto e nell’ ebraico Iehóhanan, significava: “Dio è propizio”. Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce. Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”. Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche, ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo, da essere da lui definito “Il più grande tra i nati da donna”.   San Giovanni Battista prega per noi!

LAUDATO SI’. Ribadire la centralità della dimensione dell’ecologia integrale nella vita di tutti noi e aiutare a trovare modalità concrete per viverla e declinarla a partire dalla propria sensibilità, ma soprattutto a partire dalle esigenze della cura della nostra casa comune e di coloro che la abitano, specialmente se si trovano nelle situazioni più disagiate e vulnerabili. Questo l’obiettivo del documento dal titolo “In cammino per la cura della casa comune”. “Le Chiese particolari sono chiamate a dare un buon esempio di coerenza” con quanto indicato nell’enciclica, a cinque anni dalla sua pubblicazione – il riferimento alla pandemia in atto – “siamo chiamati ad aver cura gli uni degli altri, a non chiuderci nell’egoismo, a promuovere e difendere la vita umana sempre, ad offrire cure mediche adeguate per tutti, ad alimentare la solidarietà internazionale, a combattere la cultura dello scarto, a studiare, costruire insieme nuovi sistemi economici e finanziari più equi, a impegnarci per il dialogo, la pace, il rifiuto della violenza e della guerra”. “Tutto è connesso”, ci insegna la Laudato si’.

BENEDIZIONI ALLE FAMIGLIE. Se una famiglia desidera riceverla, previo appuntamento e rispettando il protocollo, è possibile; anche per chi desidera venire in chiesa e ricevere il sacramento della Riconciliazione; il mio cell. è 335 8257036.

Offerte ricevute. In memoria di Montelaghi Italo: Zanicchi Antonella e Pennati Rossella per l’asilo parrocchiale.

Grappi Corrado per la Caritas Parrocchiale.  A tutti grazie!