Al via la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato contro le fake news che ruotano attorno all'esame di maturità. Il Protocollo di sicurezza e le tante notizie contrastanti circolate in questi mesi confondono ulteriormente i ragazzi: secondo una ricerca di Skuola.net 1 maturando su 4 pensa che non potrà abbassare la mascherina durante il colloquio, 1 su 2 che gli verrà misurata la febbre all'ingresso della scuola e che dovrà indossare i guanti.
Non ci sarà, come in passato, la ricerca disperata dei commissari esterni e delle tracce d'esame. Non ci sarà la lotta contro l'uso degli smartphone durante le prove o il divieto di andare in bagno per paura che i ragazzi copino. In occasione della maturità 2020 - ricordata per sempre come quella svolta "ai tempi del Coronavirus" - il rischio è che i ragazzi vengano comunque travolti da un mare di bufale, questa volta legate alle misure igienico-sanitarie da adottare.
Una maturità la cui veste definitiva è stata ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle relative misure da adottare. L’esame avrà così una formula del tutto inedita, niente scritti ma solo un colloquio orale diviso in tre parti (materia d'indirizzo, italiano e domande libere).
La preoccupazione dei ragazzi è rivolta però al Protocollo di sicurezza da osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Un lungo elenco di informazioni che i maturandi non hanno ancora pienamente digerito. Proprio questo sarà il tema centrale della tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net.
L’obiettivo di “Maturità al sicuro” è quello di contrastare alla vigilia dell'esame fake news, bufale e leggende metropolitane, per evitare che i ragazzi non perdano tempo prezioso dietro a notizie fuorvianti. Ma soprattutto per tranquillizzarli. Travolti da un'enorme quantità di consigli per evitare il contagio da Covid-19, è come se tra gli studenti si fosse diffuso una sorta di terrore da orale "dal vivo".
A confermarlo è l'annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di circa 5.000 studenti del quinto anno delle superiori: circa 1 maturando su 4 pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta il periodo di permanenza nell'edificio scolastico, anche durante il colloquio. Il 21%, invece, è rassegnato all'idea di dover sostenere l'esame senza il sostegno di familiari e amici.
Al contrario, le Linee Guida concedono allo studente la possibilità di abbassare la mascherina per svolgere il colloquio, visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. Allo stesso modo, il Protocollo permette a una sola persona di assistere al colloquio.
Per rafforzare il messaggio e utilizzare un linguaggio più vicino a quello dei maturandi, è stato realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso da Skuola.net su tutti i suoi canali social. Un contenuto ironico che passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo in modo distorto il Protocollo di sicurezza: ci sono il negazionista e il fobico, l'assembratore e l'ansioso, il collezionista e il
distanziatore sociale.