Continua la collaborazione tra il liceo linguistico "Cattaneo dall'Aglio" e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy" curata direttamente dagli studenti, dell'anno scolastico 2019-2020
If our future children want to enjoy a long-term future, they might need to tap into our essential qualities of emotion. Today we want to talk about a topic taken from a BBC article by Ari Wallach, who is an American futurist who wants to make his readers aware of how much our emotions are essential in this awful moment.
How is the world facing some of its most difficult problems of today? Think about climate change, the answer is the usage of renewable energy and to stop using carbon and its derivative products. What about migration? Simple: streamlined visas and new systems of border control.
These examples show that humans tend to seek solutions to problems like these through a short-term, external perspective that doesn’t oblige individuals to participate.
In Europe, the dominant approach to tackling the challenges we face has been to amputate emotion from our decision-making whenever possible; governments opt for cold, technical solutions.
It is true that sometimes our feelings can run away with themselves and feelings spread like contagions through crowds, then propagandists may use this to stir up trouble. Instead, we should all use our emotions to create positivity and to think about the greatest good we can generate through our own actions.
But trying to suppress our emotional responses to our current circumstances cannot eliminate the role they play entirely. Our feelings are an integral part of our moral, social and personal well-being and are vital tools for solving the complex challenges we all face individually, organisationally, and even as a species.
Humanity is in a period of turmoil and we could use this time to improve our mindset. To create a better future, where everyone can flourish, we need to find ways to use our emotions in a more positive way.
In recent decades, scientists have reshaped the way we see emotions, especially how they influence the way we think about the future.
If we want to build a better future, we need to find ways of using emotions to our advantage. Feelings have and will have always a relevant role for us: as human beings we need to learn how to exploit them for the improvement of ourselves and the generations to come. Even Anne Frank claims that feelings can't be ignored, no matter how unjust or ungrateful they seem.
A good starting point for developing a healthier mindset is to strengthen a series of feelings, called “self- transcendent emotions”, including empathy, gratitude and awe, in order to help people make relationships. These emotions have developed over time in order to help us build social relations and realize that the world is more than just ‘ourselves’.
For example empathy is the ability to fully understand the mood of others, whether it’s joy or pain. This word has a greek etymology and comes from em (in) and pathos (feeling) to mean that when we empathize we ‘go into the feeling of the others’ and so we are motivated to act positively towards other people.
Using empathy in our decision-making might help us now and also future generations. By empathising with animals we might choose to eat less red meat, which aids both our cardiovascular system as well as the ecosystem’s health for the years ahead.
Although empathy is very powerful, it can also be weak and often goes missing when we need it most. People find it hard to empathise with those who are different in political, racial and ideological terms. On the other hand, empathy occurs more easily when you are getting in touch with people: seeing their faces or hearing their voices can help you identify with them better. Therefore people tend to empathise mainly with those they know best and with whom they share the same ideas.
We can use empathy to relate to others who we might normally find it difficult to relate to because of our differences.
According to Ari Wallach, to become more empathetic we should create a feeling of psychological safety, principally through a close connection to other people. Only by remembering positive and supportive people in our lives, like family members, can we establish empathy and become helpful to others. In addition, emotions such as feelings of wonder or the perception of something which goes beyond human limits, can allow us to develop altruistic attitudes.
In fact, the popular rise of the environmental movement is connected to the general feeling of astonishment raised by astronaut Bill Anders’ “Earthrise” image.
This photo was taken during the first mission to the moon on 24th December 1968. The astronauts held a live broadcast from lunar orbit, in which they showed pictures of the Earth and Moon seen from their spacecraft. The pilot Jim Lovell said “The vast loneliness is awe-inspiring and it makes you realize just what you have on the Earth”. This picture has contributed to inspire awe by giving us a different perspective on humanity from the Universe.
This sense of wonder can help us rethink about how we live our lives. Thanks to programmes like Blue Planet 2, this has already been happening with the backlash against plastic. The aim of all this is to create in us a feeling of awe in the natural environment then showing us what we can do about it. Blue Planet 2 has led people and multinationals to reduce their use of plastic.
Rather than ignore or suppress our feelings and emotions, we should learn how to take benefit from them to support our planet and our future.
The future needs us to be more emotionally aware.
Carlotta Musiari, Giada Ferrari, Sofia Colombo classe 4ªQ
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Come possono le emozioni salvare il mondo?
Se i nostri figli vogliono godere di un futuro a lungo termine, potrebbero aver bisogno di attingere alle nostre qualità essenziali di emozione. Oggi vogliamo parlare di un argomento, tratto da un articolo della BBC di Ari Wallach, che è un futurista americano che vuole rendere i suoi lettori consapevoli di quanto le nostre emozioni siano essenziali in questo terribile momento.
Come sta affrontando il mondo alcuni dei suoi problemi più difficili oggi? Pensate al cambiamento climatico, la risposta è l'uso di energia rinnovabile e di smettere di usare il carbonio e i suoi derivati. E la migrazione? Semplice: visti semplificati e nuovi sistemi di controllo delle frontiere.
Gli esseri umani tendono a cercare soluzioni a problemi come questi attraverso una prospettiva esterna a breve termine che non obbliga gli individui a partecipare emotivamente.
In Europa, l'approccio dominante che utilizziamo per affrontare le sfide e i problemi è quello di escludere le emozioni dal nostro processo decisionale, quando possibile; i governi infatti scelgono soluzioni fredde e tecniche.
A volte i nostri sentimenti possono sfuggirci di mano e prendono il controllo della folla, quindi i propagandisti possono utilizzare questo fattore per fomentare agitazioni e rivolte. Invece, dovremmo tutti usare le nostre emozioni per creare positività e pensare al bene più grande che possiamo generare attraverso le nostre azioni.
Ma cercare di sopprimere le nostre reazioni emotive alle circostanze attuali non può eliminare del tutto il ruolo che svolgono. I nostri sentimenti sono parte integrante del nostro benessere morale, sociale e personale e sono strumenti vitali per risolvere le complesse sfide che affrontiamo individualmente, organicamente e anche come specie.
L'umanità è in un periodo turbolento e potremmo usare questo tempo per migliorare i nostri atteggiamenti mentali. Per creare un futuro migliore, dove tutti possano prosperare, dobbiamo trovare il modo di usare le nostre emozioni in modo più positivo.
Negli ultimi decenni, gli scienziati hanno stabilito il modo con cui vediamo le emozioni, specialmente come esse influenzano il criterio con il quale pensiamo al futuro. Se vogliamo costruire un futuro migliore, dobbiamo usare le emozioni a nostro vantaggio. I sentimenti hanno e avranno sempre un ruolo importante per noi: in quanto esseri umani dobbiamo imparare a sfruttarli per il miglioramento di noi stessi e le generazioni future. Anche Anne Frank sostiene che i sentimenti non possono essere ignorati, non importa quanto ingiusti o ingrati sembrino.
Un buon punto di partenza per lo sviluppo di una mentalità più sana è consolidare una serie di sentimenti, chiamati “self-transcendent emotions” (emozioni che ci portano a superare il nostro “sè” e ci aprono agli altri), che includono l’empatia, la gratitudine e lo stupore, soggezione di fronte alla bellezza, in modo da aiutare le persone a costruire relazioni.
Queste emozioni si sono sviluppate nel tempo per aiutarci a costruire relazioni sociali e a farci comprendere che il mondo è molto di più di “noi stessi”.
Per esempio l’empatia è l’abilità di comprendere totalmente l’umore degli altri, che sia gioia o dolore.
Questa parola ha un’ etimologia greca e viene da em (dentro) e pathos (emozione) per indicare che quando empatizziamo “entriamo nei sentimenti degli altri” e quindi siamo motivati ad agire positivamente nei confronti delle altre persone.
Usare l’empatia nel nostro processo decisionale potrebbe aiutare noi nel presente, ma anche le generazioni del futuro. Empatizzando con gli animali potremmo scegliere di mangiare meno carne rossa, il che aiuta sia il nostro sistema cardiovascolare che la salute dell’ecosistema per gli anni a venire.
Sebbene l’empatia sia molto potente, può essere anche debole e spesso scompare quando ne abbiamo più bisogno. Spesso troviamo difficile empatizzare con coloro che si diversificano da noi politicamente, razzialmente e ideologicamente. Al contrario, l’empatia si verifica più facilmente quando si entra in contatto con le persone: vedendo i loro volti o sentendo le loro voci possiamo immedesimarci di più. Quindi si tende ad empatizzare principalmente con coloro che conosciamo meglio e con i quali condividiamo le stesse idee.
Possiamo usare l’empatia per relazionarci con le persone con cui normalmente potremmo avere difficoltà ad interagire a causa delle nostre differenze.
Secondo Ari Wallach, per diventare più empatici dovremmo creare un sentimento di sicurezza psicologica, soprattutto attraverso una stretta connessione con gli altri. Solo ricordando persone positive che ci hanno aiutato nella nostra vita, come i membri della famiglia, possiamo costruire un’empatia e diventare solidali nei confronti degli altri. In aggiunta, le emozioni, come il sentimento di meraviglia o la percezione di qualcosa di molto vasto, ci permettono di sviluppare azioni altruistiche.
Infatti, la diffusione popolare del movimento ambientalista è collegata al sentimento collettivo di meraviglia suscitato dall’immagine “Terra” scattata dall’astronauta Bill Anders. Questa foto è stata scattata durante la prima spedizione sulla Luna il 24 dicembre 1968. Gli astronauti tennero una trasmissione in diretta dall’orbita lunare, in cui mostrarono l’immagine della Terra e della Luna viste dalla loro navicella spaziale. Il pilota Jim Lovell disse “La vasta solitudine è impressionante e ti fa capire esattamente quello che ha lì sulla Terra”. Questa foto ha contribuito a ispirare soggezione dandoci una prospettiva diversa dell’umanità vista dall’universo.
Questo senso di stupore può aiutarci a riflettere su come viviamo le nostre vite. Grazie a programmi come Blue Planet 2, questo è già accaduto con la nascita e lo sviluppo di un forte movimento di reazione contro l’uso eccessivo della plastica. Lo scopo di tutto ciò è quello di creare in noi una sensazione si stupore per il mondo naturale, prima di mostrarci quanta poca cura ne abbiamo. Blue Planet 2 ha condotto molte persone e le multinazionali ha ridurre il loro uso di plastica.
Piuttosto che ignorare o sopprimere i nostri sentimenti e le nostre emozioni, dovremmo imparare a trarne beneficio per poter supportare il nostro pianeta e il nostro futuro.
Per un futuro diverso dobbiamo diventare più consapevoli delle nostre emozioni.
Carlotta Musiari, Giada Ferrari, Sofia Colombo classe 4ªQ