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Street food, un settore di serie B?

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A causa dell'emergenza sanitaria in corso, le attività nel settore dello street food non sono ancora ripartite. L'appello di Marco Baccarani, originario di Castelnovo ne' Monti: "siamo completamente dimenticati dallo stato pur pagando regolarmente le tasse".

Marco racconta di essersi unito ad altri del settore per dare vita a "Romagna in truck", un gruppo di food truck e roulotte in stile vintage. Da Ravenna a Cesena, fino a Rimini per promuovere cibo e vino di qualità, rigorosamente su mezzi appartenenti al passato. "Siamo piccole imprese amanti del nostro lavoro. che dal 2016 unisce ricercatezza estetica e culinaria".

L'originale esperienza di street food offerta dal gruppo "Romagna in truck" è purtroppo legata a eventi, concerti, fiere e market vintage. Il suo campo d’azione è prevalentemente stagionale, legato al bel tempo e agli eventi all'aria
aperta.

"Con l’emergenza sanitaria la nostra attività a marzo non è ripresa - spiega Marco. Bisogna considerare che ci sono
famiglie e operatori che sono fermi dal mese di novembre, gente per cui lo street food è l’unica
fonte di sostentamento e che in questo stupendo lavoro ha dedicato tutto!"

Mentre per ristoranti, alberghi e negozi si stanno redigendo protocolli e deroghe specifiche, l'appello di Marco e del gruppo "Romagna in truck" è quello di avviare un confronto con le autorità su possibili strade da percorrere in futuro. "Siamo consapevoli che non è pensabile ripartire con eventi da migliaia di persone - conclude - ma chiediamo di poter lavorare in quei luoghi che prima le nostre licenze non prevedevano".