La Sottosezione Cai di Novellara in collaborazione con la Sezione di Reggio Emilia ha organizzato per il mese di giugno 2020, il mese della ‘ripresa mantenendo ancora la distanza’, un ciclo di videoconferenze dedicato alla bellezza e alla ricchezza, alla storia e ai significati paesaggistici, antropologici, sacri e profani, di alcuni dei più importanti sentieri che attraversano l’Appennino reggiano.
Il primo incontro dal titolo “Contesto paesaggistico, storico e culturale dei percorsi”, con Giuliano Cervi, presidente del Comitato Scientifico Centrale del Cai, si terrà giovedì 4 giugno.
Sull’Appennino reggiano si passa da luoghi collinari come Canossa a montagne di tipo alpino come il Monte Prado, da altipiani come Montalto a vallate tagliate da torrenti come la Val Tassaro, su crinali che guardano verso la pianura e verso il Mar Tirreno. È bello scendere dal crinale del Monte Cusna, la montagna più alta dell’Appennino reggiano e non solo, e percorrere sentieri conosciuti dall’uomo e segnati per l’uomo, recarsi a visitare paesi e borghi dove da millenni si svolge la vita delle popolazioni montane. È bello immergersi nel silenzio delle faggete, nella pace dei castagneti, nella verticalità delle abetine, nella tranquillità degli eremi. È bello guardare l’aspetto geologico, storico e paesaggistico dei luoghi, la profondità delle valli, la freschezza e la limpidezza delle sorgenti, e mille altre semplici cose, affrontando un percorso escursionistico che in questo modo “diventa viaggio nel tempo e nella storia”.
Giovedì 11 giugno Angelo Dallasta, direttore dell’Ufficio beni culturali ed edilizia di culto della Curia reggiana, e Giuseppe Piacentini, Segretario Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, parleranno della “Via Matildica del Volto Santo”, il cammino di pellegrinaggio, lungo circa 200 km, che collega la città di Mantova a Lucca, passando per Reggio città e toccando suggestivi borghi, castelli, terre coltivate, in una varietà culturale e naturalistica unica nel suo genere. Un cammino che attraversa gli antichi possedimenti della contessa Matilde di Canossa, e che attraversata la Pianura Padana va a inerpicarsi sull’Appennino per scendere a Lucca, dove il Volto Santo è custodito.
Martedì 16 giugno Andrea Greci, giornalista e fotografo parmense che da anni racconta con immagini e parole le montagne italiane, tratterà il tema “Itinerari dell’Appennino reggiano”. Greci è tra l’altro autore della guida “Camminate per tutti in Appennino” dedicata alle montagne piacentine, parmensi e reggiane. Giovedì 18 giugno Giovanni Fiori, socio del Cai reggiano, e Carlo Possa, presidente della Sezione reggiana del Cai, descriveranno il “Sentiero dei Ducati”, un percorso a più tappe che risale il versante reggiano della Val d’Enza seguendo l’antico confine tra il Ducato di Modena e Reggio Emilia e il Ducato di Parma e Piacenza. Il sentiero parte da Quattro Castella e arriva al Passo di Lagastrello attraversando territori bellissimi dal punto di vista naturalistico e storico, nonché geologico quali la Collina Reggiana-Terre di Matilde, la Riserva Rupe di Campotrera, il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, e aree Sic. Buona parte del percorso è all’interno della Riserva Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano.
Il 25 giugno, ultimo appuntamento della rassegna, Paolo Cervigni, scrittore con un straordinario curriculum escursionistico, parlerà della “Alta Via dell’Appennino (da Genova a Rimini passando per il crinale reggiano)”. Descriverà un itinerario che percorre l’Appennino settentrionale passando per luoghi integri e toccando le principali emergenze a fianco dell’alto crinale. L’Alta Via dell’Appennino è uno dei più lunghi trekking italiani e senza alcun dubbio uno tra i più belli.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono alle ore 21:00, in videoconferenza collegandosi al link: https://meet.google.com/rrd-tyea-tua