5G in sperimentazione in montagna. Un tema attuale a cui si oppone il Comitato “Stop5G Montagna Reggiana” nato dopo la notizia che il Comune di Ventasso è stato selezionato per sperimentarla tra i primi 120 Comuni d’Italia (e uno dei tre in Regione). A tal proposito il Comitato aveva svolto a gennaio un'assemblea al Parco Tegge a Felina. Ora sul tema interviene la consigliera Giulia Gibertoni (Misto), che chiede "Qual è l'approccio che la Giunta utilizza nei confronti della tematica della rete 5g".
"Ci sono diversi studi in corso sulla tecnologia 5g e sul suo possibile impatto sulla popolazione", spiega la consigliera, "la rete 5G è attualmente in fase di avanzata implementazione in contesti urbani, senza che si abbia ancora piena consapevolezza delle possibili conseguenze sanitarie, in presenza di una normativa in parte inadeguata e in assenza di strumenti tecnici idonei al monitoraggio delle esposizioni prodotte dal nuovo network".
Gibertoni chiede quindi alla Regione di "aprire una discussione sul tema" e, "attenendosi al principio di precauzione e salvaguardia della salute pubblica", di "sollecitare i sindaci a sospendere le sperimentazioni collegate al 5G in attesa di studi che esplorino in maniera certa la questione dei costi sociali, sanitari e ambientali di queste tecnologie e disponendo anche che Arpae, prima del rilascio di pareri su nuove installazioni, o su modifica delle stesse, acquisisca preventivamente i pareri delle autorità sanitarie competenti in materia".
"L'approccio che la Giunta ha sul tema 5G è cautelativo", è la risposta dell'assessore Raffaele Donini che assicura l'applicazione del "principio di precauzione e salvaguardia" della salute dei cittadini. "Su questo tema l'Istituto superiore della sanità afferma che il 5G non richiede segnali elettromagnetici di intensità tale da portare ad un aumento della temperatura" aggiunge l'assessore.
Ma Gibertoni si dichiara "totalmente insoddisfatta della risposta" e promette di riportare il tema in Aula.