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Lettera di Confesercenti al Presidente del consiglio: “siamo pronti a riaprire già dal 4 maggio”

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Riceviamo e pubblichiamo

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Lettera del Presidente nazionale della Confesercenti al Presidente del consiglio Giuseppe Conte per quanto riguarda la graduale riapertura delle attività commerciali e produttive: "siamo pronti a riaprire già dal 4 maggio".

Gentile Presidente,

riteniamo che un provvedimento cosi atteso e così importante per le nostre imprese dovesse esserci prospettato in anticipo per poterlo concordare.

Gli imprenditori sono delusi e preoccupati. Le attività commerciali, artigianali e di servizio di vicinato, cosi come i mercati ambulanti, rappresentano un punto di riferimento sicuro, proprio perché di prossimità, e possono riaprire in tutta sicurezza, rispettando i protocolli che abbiamo condiviso e sottoscritto. A tal proposito, abbiamo predisposto ipotesi specifiche, categoria per categoria, che vi abbiamo già consegnato.

Quasi un mese di ulteriore rinvio per le attività commerciali e addirittura di più per ristoranti, bar e servizi alla persona, vuol dire aggravare ulteriormente la situazione economica, con il rischio concreto che molte attività chiudano per sempre. Inoltre, mancano del tutto risposte per il comparto turistico, le cui attività sono ancora in uno stato di profonda incertezza, senza fatturato e senza prospettive per il futuro,

Anche perché, come le altre, non hanno alcuna sicurezza nemmeno rispetto agli aiuti annunciati, pure a fondo perduto, che dovrebbero essere emanati in settimana. Gli stessi provvedimenti già varati non stanno funzionando come auspicato: in molti casi, le imprese ancora aspettano di fruire delle misure di sostegno decise a marzo, dal bonus all'accesso al credito agevolato.

Gli 800 euro promessi sono importanti, ma non sufficienti. Vogliamo ridare vitalità e futuro alle nostre attività e restituire il lavoro ai nostri dipendenti. Senza consumi interni e senza le nostre imprese, è impensabile rilanciare l'economia. Così si fa un grande regalo all'online, che trasferisce ricchezza e risorse all'estero,

Presidente, noi siamo pronti a far ripartire le attività commerciali già dal 4 maggio.

La possibilità delle vendite d'asporto è positiva: ma anche ristoranti, bar e servizi alla persona possono organizzarsi in totale sicurezza per riaprire anticipatamente.

La cosa che le imprese oggi ci chiedono è solo una: riaprire al più presto.

Dobbiamo trovare delle soluzioni per coniugare salute e ripartenza, altrimenti l'emergenza sanitaria diventerà una catastrofe economica paragonabile a una guerra.

Noi siamo pronti ad adottare protocolli di sicurezza aggiuntivi, specifici per le nostre attività: per questo le chiedo di incontrarci il prima possibile per definire i piani per una riapertura anticipata, nella sicurezza di tutti.

Cordiali saluti

Patrizia De Luise