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Bollettino parrocchiale dell’Unità Pastorale di Carpineti

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UNITA’ PASTORALE DI CARPINETI

(335/8257036)

San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 26aprile al 03 maggio 2020

 

DOMENICA 

26 aprile

Terza Domenica di Pasqua

Celebro la S. Messa alle ore 10.00 con don Villiam e le suore  all’asilo

LUNEDI’

27 aprile

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) all’asilo
MARTEDI’

28 aprile

S. Messa ore 18,00 (libera intenzione)all’asilo
MERCOLEDI’

29 aprile

Festa del primo miracolo della Madonna della Ghiara

S. Messa: ore 18.00 (in onore di Maria Santissima) all’asilo

GIOVEDI’

30 aprile

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) all’asilo
VENERDI’

01 maggio

Primo del mese. Memoria di San Giuseppe Lavoratore

S. Messa: ore 18.00 (sec. int. di Capitani Paolo) all’asilo

Iniziamo a recitare il Santo Rosario in famiglia

SABATO

02 maggio

S. Messa: ore 10.00 (libera intenzione) all’asilo

 

DOMENICA

03 maggio

Quarta Domenica di Pasqua57ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Celebro la S. Messa alle ore 10.00 con don Villiam e le suore  all’asilo

 

MEDITAZIONE DOMENICALE.Mostraci la via della vita. La risurrezione di Gesù è presentata in tutte tre le letture: lo scopo è permettere agli uditori di comprendere in maniera adeguata l’evento Cristo. Nella prima lettura Pietro comunica ai fratelli ebrei come quanto avvenuto a Gesù di Nazareth sia stato prestabilito da Dio stesso, ricordando i dettagli più importanti della sua vita. Chiamando in causa il patriarca Davide, l’apostolo rende dunque concreta questa prescienza divina, affermando che proprio il re fu profeta in relazione allo stesso Gesù.La seconda lettura sottolinea l’importanza della fede, ora possibile per mezzo della morte di Cristo. E’ infatti grazie al sangue prezioso di questi, agnello senza macchia né difetti, che gli uomini possono credere in Dio e quindi sperare rivolgendosi al Padre, il quale ha mostrato, con la morte del Figlio, il suo eterno amore per l’uomo, amore che richiede la responsabilità di vivere nel timore di Dio, mentre ancora si vive questa vita terrena. Il vangelo mostra in maniera concreta come la risurrezione di Gesù sia per l’uomo di ogni tempo un’esperienza viva e feconda: avvenuto una volta per tutte, il risorgere del Cristo offre la possibilità ad ogni uomo di poter interpretare e comprendere in modo sempre più adeguato e opportuno la realtà ultima della vita. Sempre e soltanto se egli si rende disponibile a porsi sulla linea del pensiero di Dio.

 

NOTIZIE CARITAS

Continua la distribuzione di generi alimentari e aiuti finanziari per utenze e canoni di affitto. Grazie sempre a chi collabora e  dona.

Nell’ascolto della Parola e nel Pane spezzato la sera del mondo che muore lascia il posto al mattino luminoso della Risurrezione.

 

MESE DI MAGGIO, IL ROSARIO E’ LA NOSTRA “ARMA”. Carissimi Parrocchiani ed Amici, inizia il mese di maggio, desideriamo rivolgerci a Maria, la madre di Gesù, con particolare devozione e affetto. La più antica preghiera a lei dedicata recita così: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”. Mi è sempre piaciuta questa preghiera per la sua semplicità, che si manifesta nella misericordia e nella capacità di soccorso della Madre di Dio. Nei momenti di difficoltà e di maggiore prova, la preghiera e l’affidamento a Maria ci aiutano a compiere la volontà di Dio nella nostra vita e a fidarci di Gesù Risorto che ha per noi progetti di pace e di bene. “Il Rosario è la nostra arma che fortifica chi crede” recitava un vecchio canto mariano, usiamola questa arma che non ferisce e non uccide, ma al contrario dà vita. Questo anno non ci sarà possibile recitare il rosario in gruppo davanti alle “Maestà” o in chiesa, ma tutti possiamo farlo in casa, magari con tutta la famiglia. Ci ricorda Papa Francesco: “La devozione a Maria non è galateo spirituale, è una esigenza di vita cristiana. Guardando alla Madre siamo incoraggiati a lasciare tante zavorre inutili e a ritrovare ciò che conta.” Buon mese di maggio in famiglia uniti come i grani che compongono la corona del santo Rosario.

 

Ricordiamo i nostri morti. Bertelloni Fosco Patrick di anni 60 deceduto a Reggio Emilia il 19 aprile. Nasce ad Algrange, Francia, da Franco e Mercati Iolanda emigrati lì per lavoro, la sua infanzia e adolescenza le vive lì. Frequenta le scuole e prende un diploma tecnico e si specializza nel settore radiotelevisivo ed elettrico. Quando i suoi genitori decidono di tornare a vivere in Italia, li segue. Iolanda ha i parenti a Carpineti e da noi negli anni settanta si vive una stagione felice per l’occupazione, è facile trovare lavoro e la famiglia Bertelloni si inserisce nel tessuto carpinetano. Patrick apre un laboratorio di riparazioni radio TV ed elettrodomestici, conosce Vasirani Albertina e il 27 ottobre 1984 nella chiesa di san Donnino li unisco in matrimonio. Generano due figli, Mattia ed Erica, progettano il loro futuro e fanno una scelta di lavoro impegnativa; assieme al cognato Enzo rilevano il bar Castello che gestiranno per una trentina di anni. Il loro impegno è serio, la conduzione di un locale richiede tempo, energia e pazienza; Patrick lo ha sempre svolto con cortesia e cordialità, lo dimostrano le tante attestazioni di cordoglio e stima pervenute in questi giorni ai famigliari. Dopo anni di lavoro decidono di cedere l’attività che viene rilevata da una famiglia cinese; a lui viene chiesto di restare per introdurli e aiutarli nella gestione del settore dei prodotti soggetti al “monopolio statale”, lo fa volentieri e tutte le mattine garantisce la sua presenza. Ora è più libero, si dedica alla cura della sua casa, lo si incontra spesso il pomeriggio in compagnia del suo cane lungo la strada di Riana e S. Donnino, dove saluta quanti incontra. Ha una passione: colleziona orologi d’epoca. Una delle scritte che spesso si trovano su orologi antichi è “Tempus Fugit” che significa il tempo fugge; sì per te Patrick il tempo è davvero fuggito, un invisibile Coronavirus ti ha rapito all’affetto dei tuoi cari ed amici. Non ti ricorderemo solo come vittima di questa terribile pandemia, ma per la tua vita di servizio alla tua famiglia e alla comunità. In tanti hanno pregato e sperato in un miracolo, i medici hanno fatto tutto ciò che era possibile, tu hai lottato fino alla fine, che è giunta nel giorno della domenica in Albis o della Divina Misericordia alla quale ti affidiamo, nella certezza che ci viene dalla fede nella Risurrezione. Con Albertina, Mattia ed Erica, nel cimitero di San Donnino, ho benedetto il tuo corpo con infinita tristezza, ma con la viva speranza di pensarti accolto da Dio Padre Buono e dai tuoi genitori che ti anno preceduto nell’altra vita, dove incontrerai tanti amici. Riposa in pace! Condoglianze ai famigliari.