Home Cultura Nasce un inedito “genere letterario” ad opera del primo cittadino di Carpineti.

Nasce un inedito “genere letterario” ad opera del primo cittadino di Carpineti.

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Stem ben, in cà! è la frase con la quale il sindaco Tiziano Borghi conclude i post che pubblica giornalmente su Facebook. La raccomandazione, che ormai è diventata una sorta di motto benaugurante, fa infatti da chiosa ai messaggi quotidiani lanciati sui social per dare gli aggiornamenti sull’emergenza sanitaria che affligge questo momento.

Un’attività comunicativa analoga è fatta puntualmente anche da altri amministratori sia locali che nazionali. Le autorità competenti a vari livelli, utilizzando diverse tipologie di social, elencano le serie numeriche necessarie per indagare il fenomeno in corso. Vengono forniti i dati rilevati statisticamente corredando gli stessi di grafici, istogrammi, torte, azzardando previsioni e raccomandando precauzioni e cautele.

Ciò che rende caratteristica e del tutto originale la modalità adottata da Tiziano Borghi consiste nel far precedere le comunicazione dei valori rilevati giorno per giorno da un escursus sulle varie frazioni che compongono Carpineti.

In ogni messaggio il primo cittadino propone una riflessione su uno dei borghi del comune attraverso la pubblicazione di cartoline d’epoca. Le immagini sono state fornite da cittadini, fra questi si ricorda Luciano Franchini e Marco Pederzini ma non solo. Un albo degli anni 70 rinvenuto dal sindaco stesso alcune settimane fa nella soffitta del palazzo comunale sta continuando a fornire preziose immagini del paese dei decenni passati.

I testi che accompagnano le cartoline hanno un peso sicuramente rilevante. Le narrazioni scritte dal primo cittadino trovano forma sicuramente grazie alla sua preparazione e alla sua conoscenza approfondita del territorio ma sono anche frutto degli studi e delle riletture fatte ad hoc in questi giorni. L’analisi attenta di saggi, ricerche, testi tecnici e approfondimenti, pubblicati e non, di autori locali relativi al territorio carpinetano sono l’humus dal quale prendono vita gli approfondimenti proposti.

Con alcune domande dirette a Tiziano Borghi si approfondisce il “singolare fenomeno letterario”.

Come nasce l’idea di abbinare immagini del territorio e informazioni sul Covid-19?

Ho da subito avuto la sensazione che l’elenco dei soli dati numerici, benché necessario, fosse freddo e sterile. Ho quindi deciso di accompagnare il comunicato con l’immagine di Piazza Matilde di Canossa per una duplice ragione. Da un lato questa ha un connotato identificativo forte in quanto simbolo da tutti noi riconosciuto come rappresentativo del nostro territorio. Dall’altro, in paese, l’immagine è molto evocativa perché proprio qui nel XVII secolo fu posta la “Santa Croce” quale ex voto per aver preservato i nostri luoghi dalla peste che allora seminava ovunque morte”.

Da Piazza Matilde di Canossa a tutto il territorio il passo è stato breve.

Lo spunto che mi ha portato alla pubblicazione anche delle altre cartoline è venuta quasi come una conseguenza diretta. Certamente è stata favorita dal maggior tempo libero di questo strano periodo che mi ha permesso di prendere in mano e visionare diverso materiale d’archivio e pubblicazioni che ho a disposizione. L’ho trovato un modo nuovo per far conoscere il nostro territorio a chi ancora non ne ha coscienza ma anche ricordarlo a chi già lo apprezza, lo vive o lo ha vissuto in passato”.

Come vengono scelte le cartoline da pubblicare?

Alcune le seleziono in quanto rappresentano i luoghi nei quali si verificano specifici eventi. Altre volte mi vengono suggerite o richieste direttamente dai cittadini. Apprezzo l’interessamento che i lettori hanno dimostrato e i consigli che mi arrivano perché così mi aiutano nella scelta. Ad essere del tutto sincero però non manca nemmeno una certa dose di casualità”.

Le uscite richiedono anche una programmazione?

Certamente, il lavoro inizia alcuni giorni prima con una fase di pianificazione alla quale segue un momento di indagine e studio delle fonti per poi giungere alla prima stesura del testo. Rilettura, sintesi e rielaborazione conducono al messaggio effettivamente pubblicato. Sicuramente sono importanti le letture dei testi di Arnaldo Tincani, Diva Valli, Gianni Borghi, Giovanni Fontanesi, ma anche di altri, fra i quali alcuni studi che non hanno nemmeno visto la pubblicazione”.

Oltre ai dati tecnici, architettonici e paesaggistici che danno peso specifico ai contributi proposti, si rilevano anche aneddoti e riferimenti a personaggi carpinetani del passato.

L’aver vissuto per anni il paese assieme alla conoscenza di persone e fatti che l’attraversano e che sono trasversali a tutte le fasce d’età, anche quelle più avanzate, mi consente di riportare riferimenti concreti e per questo apprezzati dai lettori. Chi mi segue è attento e vigila sul mio operato, rilevando anche errori e imprecisioni e questo mi fa da sprone perché è testimone dell’interessamento su ciò che sto facendo”.

La conversazione si chiude con una battuta del sindaco Tiziano Borghi:

Auspico che la pandemia termini il più presto possibile e non travalichi il numero delle foto che mi sono rimaste … non più di dieci”.

Se è indubbio che la diffusione del corona virus ha stravolto negativamente la vita delle persone, è altrettanto certo che da questo periodo si potranno trarre insegnamenti. Sono cambiate le abitudini e i costumi, a volte anche per fortuna eliminando comportamenti sbagliati che caratterizzavano il “mondo pre-virus”. Questo periodo però ha anche fornito la possibilità di trovare declinazioni alternative e inedite alla quotidianità a cui si era abituati. La nuova modalità narrativa adottata dal sindaco Tiziano Borghi è sicuramente una di queste. A fine emergenza potrebbe anche fungere da base per la pubblicazione di una nuova opera che indaga il variegato territorio che si sviluppa all’ombra dei carpini.

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